Economia

Condannato per i morti Thyssen di Torino, Pucci lascia in 24 ore la dg Ilva

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Condannato per i morti Thyssen di Torino, Pucci lascia in 24 ore la dg Ilva

Messa già alle strette dall'Unione Europea, un nuova tegola si abbatte sull'Ilva. Per la condanna subita in appello (6 anni e 10 mesi) per gli otto morti del 2007 nel rogo dell'acciaieria Thyssen di Torino, Marco Pucci ha lasciato in appena 24 ore l'incarico di direttore generale dell'Ilva che i commissari straordinari gli avevano assegnato. Lunedì pomeriggio l'annuncio che Pucci sostituiva Massimo Rosini, che è andato via volontariamente dall'Ilva in quanto è cambiato, nel frattempo, lo scenario per il quale un anno fa era stato chiamato a lavorare, ieri sera tardi, poi, l'annuncio che Pucci lasciava l'incarico di dg.

“Ringrazio i commissari per la fiducia che mi hanno mostrato nel nominarmi direttore generale di Ilva per la fase di trasferimento degli asset della società. Tuttavia - annuncia Pucci - non ritengo di accettare l'offerta e preferisco attendere l'esito del ricorso in Cassazione sul processo che mi ha visto condannato ingiustamente per il tragico incidente alla Thyssen di Torino. All'epoca - spiega il manager - ero nel consiglio di amministrazione della società senza alcuna delega alla sicurezza e con responsabilità nelle aree commerciali e del marketing. Confido che i giudici supremi sapranno dare il giusto peso alle responsabilità penali personali. Sono tornato in Ilva un anno fa - conclude Pucci - e continuerò a collaborare come manager per il risanamento e il rilancio della società”.

Il fatto che all'epoca dei fatti di Torino Pucci non avesse competenze in materia di sicurezza del lavoro e degli impianti di Tk-Ast ma solo commerciali e di marketing, era stato precisato, poche ore prima che il manager lasciasse la direzione generale, anche dai suoi avvocati, i quali avevano reso noto i contenuti di una propria memoria di difesa e ribadito l'impugnazione della condanna, già ridotta dal primo al secondo grado, nell'udienza già fissata per maggio prossimo in Corte di Cassazione. Nomina “inspiegabile” e “incomprensibile”: così la designazione di Pucci, da tempo all'Ilva ma con altri incarichi, era stata definita da alcuni movimenti tra cui Legambiente e dalle famiglie delle vittime del rogo di Torino.

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