Economia

Commercio, sanità stile Casagit

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Lavoro

Commercio, sanità stile Casagit

  • –Manuela Perrone

ROMA

Un fondo sanitario integrativo per gli imprenditori del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti. Che fa leva sulle competenze e sul network di Casagit, la cassa sanitaria dei giornalisti. E che non è selettivo rispetto a rischio ed età: si rivolge all’intera platea dei 770mila iscritti a Confcommercio.

Il Fondo Sanitario Confcommercio è stato presentato ieri a Roma nella sede dell’associazione. Mossa da uno scenario poco rassicurante, come ha spiegato il direttore generale Francesco Rivolta: la riduzione progressiva del grado di sostenibilità finanziaria del servizio sanitario nazionale e l’aumento di domanda di salute generato dall’invecchiamento della popolazione. Gli effetti sono presto quantificati. «In Italia - ha ricordato Rivolta - la spesa sanitaria out of pocket, pagata di tasca propria dai cittadini, ammonta ormai a 32 miliardi, è tra le più elevate al mondo e diventa ancora più alta se si tiene conto del sommerso, stimato in 15 miliardi l’anno. Sviluppare il secondo pilastro, integrativo al primo, è un obiettivo importante».

Forte di una tradizione di fondi contrattuali che risale al 1949, Confcommercio ha dunque deciso il salto di qualità, scommettendo sul know how di Casagit che gestisce il fondo attraverso CasagitServizi srl, creata dalla cassa per poter operare sul mercato: un fondo per tutti, compresi autonomi e partite Iva, che poggi su una massa critica sufficiente per ottenere prestazioni a costi contenuti. Il target è arrivare a 35mila iscritti in un anno. La quota annuale è irrisoria: bastano 50 euro per ottenere una card nominativa e accedere alla rete di strutture disegnata da Casagit in Italia (l’elenco è disponibile su www.casagitservizi.it). Tariffe agevolate sono assicurate per visite, analisi, diagnostica e odontoiatria. Sono inoltre coperti dal fondo i grandi interventi come i trapianti e le artroprotesi d’anca, con massimali da 15mila o da 25mila euro secondo il tipo di intervento, e l’assistenza in emergenza 24 ore su 24. «È la prima volta che la Casagit fa un passo fuori dal suo confine naturale, quello della tutela dei giornalisti», ha commentato il presidente Daniele Cerrato che con Rivolta tiene a chiarire: «Tuteliamo insieme salute e lavoro. E mettiamo ancora un mattone di quel secondo pilastro che faticosamente si cerca di fare emergere». In vista dell’accordo, Casagit ha potenziato la capillarità sul territorio passando da circa 250 centri e poliambulatori a oltre 500.

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