Economia

Università di Torino, un corso per sfatare le «bufale»

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LA STORIA

Università di Torino, un corso per sfatare le «bufale»

Un corso “beta”, sperimentale, con “living lab” per sfatare le bufale della quotidianità. Esempi di argomenti delle lezioni? “Come leggere i grafici che (dis)informano”, “Sondaggi, Auditel e altri peccati”, “ABC del riscaldamento globale”.
S’inizia il 29 febbraio al Campus Einaudi dell’Università di Torino: “Fisica per cittadini”, sei settimane, 36 ore, con gli studenti delle triennali umanistiche.

A inventarsi il nuovo insegnamento è Lorenzo Magnea, classe 1961, allievo di Tullio Regge, ordinario di Fisica Teorica, Modelli e Metodi Matematici, che lo ha pensato al crocevia tra le scienze naturali (in particolare la fisica), la politica e i media, destinato agli studenti non iscritti alla Scuola di Scienze della natura. Qualcosa del genere viene svolto da diversi anni all'Università di Berkeley dal fisico Richard Muller.

Perché questa scelta? «Perché oggi è importante fornire competenze di base – spiega il professor Magnea - cruciali per formare le opinioni anche su questioni che hanno impatto sulla vita quotidiana, per esempio la sicurezza, la scelte economiche personali, la veridicità delle notizie ricevute». Esempi? «Intendo spiegare – incalza il professore – perché l’idrogeno non è una fonte energetica (e bisogna farlo); come si può stimare il Pil di un paese; il pericolo radioattivo in Italia dovuto a Fukushima e quello dovuto alle banane (trascurabili); la correlazione tra possesso di armi da fuoco e i morti che causano (e come nasconderla); l’attendibilità delle previsioni meteo a 15 giorni (scarsissima)
e via di questo passo».

Scelta accattivante, iscrizioni ancora aperte fino alla fine di gennaio. Tutte le lezioni saranno tenute da Magnea, coadiuvato da un ricercatore del Dipartimento di Culture, Politica e Società, Giuseppe Tipaldo. Se l'iniziativa avrà successo sarà un buon contributo “civico”: «L’idea – conclude il vulcanico professore – è che vogliamo fornire gli strumenti per capire in fretta (in molti casi) se una notizia (promessa, allarme, previsione) è una bufala o no.
La Cina ha prodotto più cemento in quattro anni che gli Stati Uniti in un secolo (notizia recentissima). Sorprendente, ma è vero? Sì. Come ce lo spieghiamo? Oppure: È pericoloso mangiare il tonno che viene dal Pacifico perché è radioattivo. Sorprendente,
ma è vero? No. Come facciamo e essere sicuri? E potrei andare avanti…».
L’obiettivo è ambizioso e ha già raccolto molti consensi all’Università. Se “Fisica per cittadini” dovesse riscuotere l’interesse degli studenti, altrettanto potrebbe accadere per corsi sulla Costituzione, o sulla salute, o sulla letteratura, offerti
di fuori del contesto tradizionale, a studenti con interessi primari del tutto diversi.

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