Economia

I motori aeronautici del futuro nascono dall’intesa tra Ge-Avio,…

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General Electric-Avio: 200 milioni per i motori aeronautici del futuro

Investimenti per 200 milioni di euro. Un piano di azione condiviso con il ministero dell’Economia e con tre Regioni italiane, Piemonte, Campania e Puglia. È pronto il Protocollo d’Intesa che contiene gli impegni, finanziari e industriali, e le linee di sviluppo in Italia di Avio Aero, gruppo General Electric, nel settore areonautico.

Tra qualche giorno il testo, che Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare, sarà firmato a Roma da Mise, Avio Aero e Regioni. Contiene l’articolazione dei diversi importi che saranno messi in campo nei prossimi anni e le specializzazioni produttive, sito per sito. Un accordo anticipato due settimane fa, durante l’Invest in Italy che si è svolto negli Usa, dall’ad del Gruppo, David Joyce, e dal viceministro Carlo Calenda.

Ai poli piemontesi di Avio Aero, specializzati sulla componentistica dei motori, saranno destinati 40 milioni, con l’obiettivo è sviluppare «tecnologie per la propulsione efficiente ed eco-compatibile»; un centinaio di milioni ai poli di Bari e Brindisi, in Puglia, su diversi filoni: lo sviluppo di «un sistema di controllo per motori aeronautici e aero derivati» è la mission dell’investimento su Bari, mentre a Brindisi l’obiettivo è la ricerca e lo sviluppo di «trasmissioni meccaniche per motori aeronautici e tecnologie innovative di tipo additive». Sessanta 60 milioni saranno destinati alla Campania tra attività di ricerca industriale e investimenti per l’innovazione di processi produttivi. Lo sviluppo tecnologico di combustori e componenti turbina sarà al centro del progetto elaborato per Pomigliano d’Arco, in particolare, accanto allo sviluppo di sistemi di «smart factory» per l’erogazione di servizi nel quadro di «processi di progettazione, produzione e manutenzione di componenti di motori aeronautici di nuova generazione», tanto nei siti campani che in quelli pugliesi.

Una scommessa sull’Italia, quella di Avio, che si basa sulle buone performance del sistema paese nel comparto aeronautico, visto che l’Italia, come sottolinea nella premessa il Protocoloo, «nel ranking europeo dell’offerta aeronautica ha la quarta posizione rispetto a Paesi con investimenti più elevati e campioni nazionali più numerosi e di dimensioni più ampie». Tutto questo accanto ad un altro punto di forza, il valore aggiunto della supply chain «composta da circa un centinaio di Pmi attive nella produzione di componenti e sottosistemi per le aziende maggiori, e in alcuni casi anche protagonista in settori di nicchia, dalla ricerca all’ingegnerizzazione, dal supporto logistico alla produzione di materiali ed equipaggiamenti particolari, operanti sull’intero territorio nazionale».

Con l’acquisizione da parte di Ge, Avio è antrata a far parte di uno dei principali gruppi al mondo nel settore dei propulsori aeronautici. Il gruppo ha diversi stabilimenti in Italia, i principali a Rivalta, Pomigliano e Brindisi, e conta 4.700 addetti.

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