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Ilva, dopo il dg Rosini va via anche il direttore commerciale Munari

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Ilva, dopo il dg Rosini va via anche il direttore commerciale Munari

La prima linea manageriale dell’Ilva perde un’altra figura importante.
Dopo l’uscita di Massimo Rosini, che si è dimesso consensualmente da direttore generale dopo un anno che aveva assunto l’incarico (Rosini veniva da Indesit), oggi è la volta di Maurizio Munari, direttore commerciale dell’Ilva. La sua permanenza nell’azienda dell’acciaio è durata solo quattro mesi: da ottobre a gennaio.

Munari, torinese, proveniva da Fca. «Sono un manager che era venuto all’Ilva per rilanciare l’azienda riportandola sul mercato e all’attenzione dei clienti che aveva perso – dichiara Munari –. Adesso, però, il quadro generale è cambiato. Siamo in un passaggio che porterà l’Ilva ad essere ceduta entro giugno e tra poco sentiremo parlare prevalentemente di due diligence. Condizioni ben diverse rispetto a quelle che mi avevano portato ad accettare l’incarico. Per questo, quindi, lascio l’Ilva – dice Munari –. Ma lascio un team affiatato e quattro mesi di produzione assicurata. Ritengo di aver fatto un buon lavoro perchè in questo periodo sono tornati ad acquistare da Ilva clienti come Fca, Snam e Crown. Abbiamo poi ripreso il discorso della banda stagnata. Insomma, si sono create nuove prospettive commerciali».
Anche se Munari chiarisce che non c’è alcun collegamento tra la sua uscita dall’Ilva e quella del dg Rosini, le due vicende sembrano tuttavia avere un punto comune. Entrambi hanno visto nel decreto, convertito in legge, che prevede la cessione dell’Ilva entro giugno, un brusco cambio di rotta rispetto all’iniziale strategia del Governo, ovvero prima risanare e rilanciare e poi portare l’azienda sul mercato.
Fonti Ilva, intanto, dicono di aver letto con stupore le dichiarazioni di Munari. Parlano di dimissioni inaspettate, tanto più che si discuteva di ripartizione delle deleghe come dallo stesso manager chiesto. Le fonti Ilva fanno poi osservare che a Munari erano state riproposte le deleghe che aveva. E gli era stata proposta anche una commisurazione della parte variabile della remunerazione ai risultati commerciali e al trasferimento dei complessi aziendali.
Ma le dimissioni di Munari fanno «rumore» sia perché riguardano una postazione importante come la direzione commerciale – e l’Ilva nei mesi scorsi aveva annunciato con soddisfazione la ripresa degli ordini –, sia perchè arrivano a valle del caso di Marco Pucci, che, designato nuovo direttore generale al posto di Rosini, in poco più di 24 ore ha dovuto lasciare l’incarico affidatogli dai commissari perché la sua nomina ha suscitato molte proteste in quanto Pucci è stato condannato in primo e secondo grado per la tragedia Thyssen di Torino: otto morti in un rogo divampato a dicembre 2007. Pucci allora era nel cda dell’impianto torinese anche se con le deleghe riferite al marketing e al commerciale. Dopo le dimissioni da dg, Pucci è comunque rimasto all’Ilva con altro incarico.

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