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Iraq, il gruppo italiano Trevi vince l’appalto per riparare la diga…

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Iraq, il gruppo italiano Trevi vince l’appalto per riparare la diga di Mosul. Militari italiani a difesa del sito

Il gruppo italiano Trevi si è aggiudicata ufficialmente l'appalto in Iraq per la riparazione della grande diga di Mosul, la più grande dell’Iraq, che per l'effetto combinato di istanbilità intrinseca della struttura e mancata manutenzione dall'arrivo dell'Isis rischia un collasso che avrebbe esiti catastrofici. Ad annunciare la commessa è stato il governo dell'Iraq, senza specificare l'ammontare dell'appalto che deve essere ancora firmato con Trevi.

Il governo iracheno, con l'accordo del ministero delle Risorse Idriche, ha assegnato al gruppo di Cesena l'incarico di «portare avanti il progetto di riabilitazione e manutenzione della Diga di Mosul», si legge in un comunicato dell'esecutivo iracheno.

Il Consiglio dei ministri dell'Iraq ha approvato l'offerta per il progetto di messa in sicurezza della diga di Mosul proposto dal Gruppo Trevi. La decisione del Consiglio dei ministri fornisce l'autorizzazione al ministero delle Risorse idriche di firmare ufficialmente il contratto con l'azienda italiana. L'intervento sulla struttura situata in un'area particolarmente a rischio sia in termini di sicurezza che idrogeologici è considerato di vitale urgenza. I lavori da compiere sulla diga non riguardano la parte emersa della struttura, ma quella interrata a causa della conformazione geologica dell'area; gli interventi più urgenti interessano la messa in sicurezza delle fondamenta del bacino idrico.

Nel 2014 la diga era brevemente caduta sotto il controllo dei miliziani dell'Isis. In una relazione risalente al 2007, l'ambasciatore Usa in Iraq aveva avvertito che un collasso della diga avrebbe potuto causare una ondata alta fino a 20 metri sulla città di Mosul, che dista circa 40 chilometri, devastazioni in tutto il bacino del fiume Tigri che avrebbero potuto lambire Baghdad, molto più a sud.

Nel frattempo il Governo italiano e iracheno stanno definendo l’accordo sull'invio dei 450 militari italiani che dovrebbero proteggere i lavoratori che saranno impegnati nella ristrutturazione della diga di Mosul da parte della società Trevi. «Sulla diga di Mosul i contatti con Baghdad vanno avanti da settimane, i soldati italiani saranno a difesa della diga e le modalità di azione saranno prese in accordo con il governo iracheno e la coalizione. La partecipazione dei nostri militari si definirà molto presto». Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni confermando l'aggiudicazione dell'appalto per la manutenzione della diga all'azienda italiana Trevi il cui «contratto sarà firmato nei prossimi giorni».

Il premier Matteo Renzi, a margine di un seminario a Dakar sulla cooperazione internazionale, si è rallegrato che la ditta italiana Trevi abbia vinto l'appalto per la ristrutturazione della diga di Mosul e ha confermato l'impegno italiano a difesa della diga annunciando: «Ne parlerò nei prossimi giorni con il primo ministro iracheno che riceverò a Roma».

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