
«Il processo di dismissione dell'Ilva è appena iniziato, è molto presto per fare ragionamenti intorno all'Ilva. Diciamo che se si creasse una cordata italiana che avesse bisogno di una persona che conosce un po' il mondo dell'acciaio ci penserei». Ha risposto cosi' l'ex ad di Eni ed attuale deputy chairman di Rothschild, ospite del Faccia a Faccia di Mix24 su Radio 24 alla domanda se fosse disposto a salvare l'Ilva. «Non diciamo no» ha replicato incalzato da Giovanni Minoli. E alla richiesta se qualcuno gli avesse chiesto di assumere un ruolo da manager nella vicenda, Scaroni ha dichiarato: «Qualcuno me l'ha ventilato, ma ripeto, siccome siamo in una fase molto molto iniziale, è difficile ventilare ipotesi così remote». Del dossier Ilva, Scaroni ha parlato anche con Renzi in un recente incontro: «Ho parlato anche dell'Ilva con il presidente del Consiglio, si', e' un tema che lo preoccupa molto».
«No, guardi, nessuno me l'ha proposto e comunque non lo accetterei» , risponde invece Scaroni alla domanda se sarà il nuovo presidente delle Generali, e spiega: «Perché mi piace molto stare alla banca Rotschild e sarebbe incompatibile». No ufficiale? insiste Minoli e il manager conferma: «No ufficiale». Discorso diverso per l'Ilva. E' disposto a salvarla?, chiede il giornalista: “Il processo di dismissione dell'Ilva è appena iniziato, è molto presto per fare ragionamenti intorno all'Ilva. Diciamo che se si creasse una cordata italiana che avesse bisogno di una persona che conosce un po' il mondo dell'acciaio ci penserei”, afferma Scaroni. Quindi non diciamo no? Insiste Minoli. “Non diciamo no” risponde il manager. Ma qualcuno gliel'ha chiesto intanto? prosegue Minoli e Scaroni replica: “Qualcuno me l'ha ventilato, ma ripeto, siccome siamo in una fase molto molto iniziale, è difficile ventilare ipotesi così remote”.
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