Nell’ambito dei consumi di acqua da bere si sta facendo strada una nuova abitudine. Se qualche anno fa è esplosa la mania contagiosa dei contenitori in grado di “purificare” l’acqua del rubinetto, ora sta prendendo piede nelle case di una parte delle famiglie italiane ed europee la macchina in grado di rendere frizzante la comune acqua del rubinetto.
Boom di bollicine
Nella prima metà del 2015 i ricavi netti per i paesi dell’area italo-tedesca ( Italia, Germania, Austria e Svizzera) dell’azienda israeliana SodaStream sono cresciuti del 33% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, arrivando a toccare quota 69,5 milioni di euro. SodaStream produce gasatori: macchinette per la casa ingombranti circa come una macchinetta per il caffè espresso.
La strategia di crescita
La strategia lanciata dall’azienda israeliana in Germania e Austria, dove ha quintuplicato la vendita annuale dei gasatori da circa 200mila nel 2011 a oltre 1 milione nel 2015, è stata ora estesa anche all’Italia. Si tratta di un piano di marketing basato su una «forte pianificazione televisiva sulla base di risultati di un pre-test di campagna, con un messaggio semplice quale “XXX XXX (1)”» spiegano dall’azienda, per la quale le prospettive in Italia sono molto positive: «Già nel 2015 abbiamo incrementato le vendita dei gasatori del 38% rispetto al 2014».
Il mercato dell’acqua minerale in Italia
Secondo i dati ufficiali di Mineracqua, l’associazione confindustriale che raggruppa le aziende che producono acqua minerale, la produzione a fine 2014 ha raggiunto i 12.550 milioni di litri. Per un giro d’affari totale di 2,4 miliardi di euro, contro i 2,36 miliardi dell’anno prima. Ogni italiano, stando al report di Mineracqua, consuma 190 litri di acqua minerale all’anno. Le acque frizzanti rappresentano il 18% del totale, quelle effervescenti naturali il 16%.
(1) testo modificato il 15 marzo 2021 su richiesta di Sodastream Italia
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