La colossale conduttura dall’Asia Centrale all’Europa nulla può di fronte alla beffa terribile della xylella. Per evitare di far passare alcuni chilometri di metanodotto nella zona di Melendugno, il presidente della Puglia, Michele Emiliano, ferma anche la posa di acquedotti, fognature e allacciamenti del gas, la costruzione di piste ciclabili o di marciapiedi e qualsiasi altra opera di utilità pubblica che in Puglia comporti un trasloco temporaneo di ulivi.
Attorno alla malattia degli ulivi si muove un mondo di paure. La xylella è stata creata dalle multinazionali, dicono molti; è un complotto contro la Puglia. Un’autorevole figura politica pugliese nelle scorse settimane ha asserito che la xylella è scatenata dalle scie chimiche disseminate nell’aria da misteriosi aerei di una potenza straniera.
Dalle fantasie ai fatti. C’è un progetto di grande metanodotto intercontinentale, si chiama Tap (Trans Adriatic Pipeline), serve a portare in Europa il gas dei giacimenti dell’Azerbaigian. Ci sono accordi internazionali su cui da anni si esercitano le diplomazie di mezzo mondo. Per esempio è stata superata l’antipatia storica fra Turchia e Grecia. Ci sono investimenti di dimensioni colossali per far passare le tubazioni in Anatolia, scavalcare montagne, sprofondare negli abissi dei mari.
Ma a diversi abitanti del tratto pugliese il progetto non piace. E ciò viene cavalcato dalla politica pugliese per ottenere il consenso.
Accade che il divieto di toccare gli olivi nelle zone a rischio di infestazione impedisce che vengano realizzare in Puglia tutte le opere di utilità pubblica che li tocchino. Così il ministero delle Politiche agricole in un decreto ha aggiunto un piccolo comma che consente di spostare gli olivi se ci sono motivi di interesse pubblico, a patto che ci siano il permesso della Regione, la valutazione di impatto ambientale, le analisi sul temibile batterio, i controlli severi.
Tra questi però ci sono anche i 230 olivi che devono essere spostati in via temporanea per far passare la tubazione intercontinentale. Se quegli alberi non vengono spostati e ripiantati — impone il ministero dell’Ambiente — si finisce dritti in prigione senza passare dal via.
Ma i comitati nimby sono insorti non appena l’altro giorno si sono accorti che quel decreto del ministero fa passare non solamente acquedotti o piste ciclabili ma anche l’odiata tubatura del gas. La norma sulla xylella — questo il succo delle proteste — è una legge truffa per aiutare di nascosto l’odiato metanodotto.
Il presidente della Regione tuona. E il 4 febbraio le Regioni si sono accodate alla Puglia e hanno bocciato le regole. Traslochi vietati agli ulivi.
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