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«L’investimento da 90 milioni su Malpensa che annunciamo oggi (ieri per chi legge, ndr) è solo il primo passo di un programma più vasto che ci porterà a investire in Italia 350 milioni di euro nei prossimi cinque anni. Oltre a Malpensa, abbiamo chiuso contratti con gli aeroporti di Venezia e Roma Fiumicino: l’investimento complessivo nei tre poli aeroportuali italiani si aggira sui 170/180 milioni. I restanti 170 milioni saranno destinati a potenziare e a rendere più efficienti le infrastrutture logistiche cha abbiamo in tutt’Italia». Alberto Nobis, ad di Dhl Express Italy, conferma l’impegno del gruppo verso l’industria italiana più votata all’export.
Dottor Nobis, qual è la ragione del crescente successo dei corrieri aerei espressi?
Ci sono interi settori industriali, tipo la meccanica fine o l’automotive, che stanno ridisegnando le rispettive catene distributive per servire in modo più soddisfacente i loro clienti. E i corrieri aerei espressi, come Dhl, garantiscono alla propria clientela i più alti livelli di affidabilità, puntualità e tempestività delle spedizioni.
Può fare un esempio?
Certamente, parliamo di Ducati, uno dei nostri migliori clienti. Ducati serve il mercato americano con il servizio next daily: l’azienda riceve l’ordine dagli Stati Uniti alle 17 ora italiana del giorno X e consegna la merce negli Usa il giorno successivo. Questo consente a Ducati di ottimizzare la gestione del suo magazzino. E lo può fare grazie all’industria dei corrieri espressi.
Qual è l’obiettivo a lungo termine che vi prefiggete su Malpensa?
Malpensa si colloca in un’area strategica per serive al meglio il Nord Ovest, la zona più dinamica dell'economia italiana e la più fortemente proiettata verso i mercati internazionali. Però Dhl non guarderà solo all’Italia. Malpensa è vicina al Ticino e quindi confidiamo di attirare clientela dalla Svizzera. Più in generale, direi che puntiamo a potenziare da Malpensa le consegne intercontinentali. Attualmente abbiamo già un collegamento diretto con l’Asia (Hong Kong), tre volte la settimana. In futuro, vedremo.
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