Economia

Sorpresa: la rucola guida il Telematico

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Regole e incentivi

Sorpresa: la rucola guida il Telematico

  • –Roberto Iotti

Il palmares 2015 della Borsa merci telematica italiana (Bmti) vede, almeno per la curiosità, al primo posto la rucola. Al mercato telematico sono stati scambiati più di un milione di chili di merce attraverso 1.102 contratti per un controvalore di 2.430.818 di euro. Facendo una proiezione sui prezzi al consumo e considerando i quantitativi di rucola transati anche da altri mercati, lo scorso anno gli italiani hanno speso quasi tre milioni di euro per mangiare rucola. E quasi 2,5 milioni per mangiare lattuga. Ma al di là delle curiosità della statistica, il 2015 per la Borsa merci telematica è stato un anno certamente migliore rispetto alla Borsa titoli. Almeno per il numero di contratti conclusi e per le quantità di merce scambiata. Il controvalore delle contrattazioni ha invece accusato il generale calo dei prezzi delle commodities già messo in luce dall'indice Ismea dei prezzi all’origine e da quello Fao.

Il numero dei contratti telematici - segnala Bmti - è cresciuto di oltre il 40% (ai 19mila dei 2014 a più di 27mila.) A fronte di una sostanziale stabilità dei quantitativi scambiati, più di 1,8 milioni di tonnellate, si rileva come la riduzione dei prezzi in alcuni dei comparti più commercializzati telematicamente hanno implicato una flessione del 7% del controvalore totale transato che resta comunque superiore ai 400 milioni. I cereali sono il comparto più rappresentativo del mercato telematico: quasi 1,4 milioni di tonnellate, cioè i tre quarti delle quantità complessivamente scambiate in Borsa. Lo scorso hanno si è confermata la tendenza alla crescita sia per i semi oleosi sia per l’ortofrutta. Le quantità di semi soia scambiate sono quadruplicate rispetto al 2014 (155mila tonnellate per un valore triplicato di 56,4 milioni di euro), pesche e mele raggiungono rispettivamente 16 e 15 milioni di tonnellate circa. Nella crisi generalizzata dei lattiero caseari e specie di Grana Padano e Parmigiano reggiano, la Borsa merci telematica ha registrato contratti con un valore medio di 350mila euro. In forte crescita anche la tendenza dei contratti con assicurazione del credito. Ora gli operatori sono in attesa dei decreti attuativi per l’estensione dell’attività della Borsa telematica e la contestuale cessazione delle Borse merci delle Camere di commercio e della nascita delle Cun, le commissioni uniche nazionali per singoli comparti.

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