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Mirafiori, le aree dismesse tornano a vivere grazie a eventi e nuovi…

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Mirafiori, le aree dismesse tornano a vivere grazie a eventi e nuovi progetti

Sono state il set «naturale» del film opera prima di Stefano Di Polito “Mirafiori Lunapark”. Tornano a vivere le aree Mirafiori dismesse nel 2005 e acquisite dalle istituzioni locali. A gestire la riqualificazione degli spazi - 300mila metri quadri suddivisi in tre aree - la società TNE condotta da Davide Canavese.

Il processo di riqualificazione procede a tappe. Per primo è arrivato il Politecnico con il Centro design aperto nel 2011 e che oggi ospita 1.500 studenti la metà dei quali stranieri. A partire dal 2013, poi, l’avvio di operazioni di mercato per recuperare risorse e valorizzare asset. Tra queste l’arrivo della Tecnocad che ha acquisito per 3,4 milioni di euro uno degli spazi disponibili nell’area B, sede dell’ex Centro stile della Fiat.

Entro l’anno, invece, si chiuderà l’acquisizione, da parte di Novacoop per 20 milioni di euro, dell’area da 32mila metri quadri dove sorgerà un Centro servizi con all’interno un’area commerciale. Su un’altra area invece sono in corso contatti con La Centrale del Latte.

Per l’ex Dai invece, l’edificio industriale che rappresenta il cuore di MRF, l’acronimo con il quale viene indicata l’area e che richiama il suono Mirafiori, in estate è stato lanciato un concorso di idee con 42 progetti presentati. Il 2016 sarà l’anno dello studio di fattibilità per passare poi, entro l’estate, prevede Canavesio, alla call verso gli investitori per avviare la progettazione.

Una ex area industriale, a cavallo tra passato e futuro, con un nome, Mirafiori, che suona familiare non soltanto per la gente di Torino e del Piemonte e che ora vuole aprirsi alla città. Lo fa grazie ad un calendario di eventi. Si comincia il weekend dal 19 al 21 febbraio, con “In vino veritas”, format messo a punto dall’Agenzia To Business che mette insieme lo street food (35 i trucks selezionati) e tradizione vinicola (45 cantine).

«Si tratta di una scommessa – spiega Davide Canavesio – che punta ad avvicinare la città ad una delle sue aree simbolo, in fase di riqualificazione, attraverso un evento di qualità, e al contempo pop. Torino ci è riuscita con l’area delle Ogr, allestite per l’anniversario dell’Unità d’Italia. Contiamo di seguire quella stessa strada anche per MRF».

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