Economia

Tirreno Power, contestate le stime sulle vittime

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Ambiente

Tirreno Power, contestate le stime sulle vittime

  • –di Jacopo Giliberto

È farlocca la stima di circa 450 morti attribuiti ai fumi della centrale elettrica Tirreno Power di Vado Ligure (Savona), stima sulla quale è stata basata l'accusa contro l'azienda elettrica e contro politici, funzionari e dirigenti pubblici.

Il fatto che possa essere sbagliato il calcolo su cui si basa l'accusa che da quasi due anni tiene ferma la centrale emerge da un documento dell'Istituto superiore di sanità tenuto coperto fino a oggi. Si tratta di un parere di eminenti epidemiologi che smontano la perizia d'accusa. Per rendere pubblico questo parere è stata necessaria perfino una sentenza del Tar.

È solamente del 10 febbraio scorso, una settimana fa, l'atto con cui l'Istituto superiore di Sanità ha reso accessibile dopo due anni il documento sanitario che smonta la tesi d'accusa. Il documento dell'Iss che smonta la tesi d'accusa è del gennaio 2014 e due mesi dopo, nel marzo 2014, la magistratura ha spento la centrale elettrica. Il Sole 24 Ore era venuto in possesso del documento dell'Iss, nonostante che fosse stato reso inaccessibile, e ne aveva dato conto ai lettori nel novembre 2014.

La centrale di Vado Ligure quando produceva elettricità emetteva inquinamento. L'accusa si basa sull'ipotesi che, secondo la perizia della Procura, l'inquinamento prodotto dalla centrale avesse menato strage fra i savonesi. Centinaia di morti.

Che cosa avvertivano gli epidemiologi dell'Iss due mesi prima del sequestro della centrale? In 10 punti al vetriolo e quattro pagine all'acido muriatico l'Istituto superiore di Sanità smontava il documento dei periti: lo studio epidemiologico della Procura è basato su una «metodologia inusuale», «non è redatto in modo chiaro ed esauriente», la documentazione «non identifica le fonti di pressione ambientale», i dati dell'accusa sono «un surrogato della stima dell'esposizione inalatoria» e via sciabolando. L'analisi dell'Iss concludeva con ironia: «Naturalmente è possibile che per alcuni dei punti qui menzionati gli autori abbiano ottimi elementi a supporto».

Appena nei giorni scorsi il documento è venuto alla luce, si sono fatti avanti l'azienda elettrica e il sindacato.

«Genera stupore che questo documento prodotto da un organismo super partes e di tale autorevolezza fosse già disponibile prima del sequestro dell'impianto — afferma la Tirreno Power. — L'ex presidente della Regione Liguria Burlando aveva testualmente detto che dal fermo della centrale non si era verificato alcun cambiamento significativo nella qualità dell'aria». (Pochi giorni dopo avere detto queste parole, Burlando è stato inquisito dalla Procura).

Ed ecco il sindacato. «Non possono essere i lavoratori a pagare il prezzo di una crisi che ha motivazioni sempre più misteriose», affermano in una nota congiunta le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil.

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