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Dossier Sulla scia di nuove competenze

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    Dossier | N. 3 articoliRapporto Formazione & management

    Sulla scia di nuove competenze

    Lezione alla Sda Bocconi
    Lezione alla Sda Bocconi

    Due business school nella top 50 europea, 15 Mba (master in business administration) accreditati dall'Asfor, una gamma di ambiti di studio che va dal lean management ai Big data come strumento di crescita per le performance aziendali. Sono alcuni elementi che emergono nel panorama delle scuole italiane di management e dalla loro offerta di Mba e corsi ad hoc per professionisti in cerca di scatti di carriera e competenze appetibili sul mercato del lavoro.
    Una prima bussola per riuscire ad orientarsi sono i ranking internazionali, a partire da quelli con la firma del Financial Times. Il quotidiano britannico ha incluso nel 2015 tra le prime 50 business school in Europa Sda Bocconi e Mip Politecnico di Milano(rispettivamente al settimo e al 45esimo posto). E in altri ranking (2016 in questo caso), sempre del Financial Times, Sda Bocconi è nona in Europa e 25esima al mondo per gli Mba full time, ottava al mondo per i corsi di management, 32esima - sempre a livello mondiale - per gli Mba per executive.

    Fin qui le graduatorie: ma se si entra nel dettaglio dei corsi? Paolo Iacci, presidente di Aidp promotion (controllata dell'Associazione italiana per la direzione del personale), spiega che uno dei primi criteri di giudizio dovrebbe essere determinato dal «valore aggiunto di professionalizzazione» garantito da un corso: quanto si arricchisce il curriculum rispetto alla formazione universitaria, i ritorni sulla carriera, come si distribuiscono gli insegnamenti. E poi qualità didattica, ma anche quantità: «Tra i primi elementi controllati dai datori di lavoro - dice Iacci - c'è proprio la durata del master, perché i corsi non possono essere a intermittenza o troppo brevi». Tra gli ambiti di competenze che stanno guadagnando terreno nella valutazione delle aziende Iacci indica soprattutto e-commerce, marketing e ottimizzazione della produttività. Viene poi considerata la dimensione internazionale. Come evidenzia Mario Cardoni, direttore generale Federmanager, le aziende «danno ancora un peso a master e Mba, soprattutto se abbinati a esperienze all'estero che permettano di “importare” ulteriori competenze all'interno del nostro mercato».

    Tra le ultime novità dei moduli Mba ed executive della Luiss Business School - che ha appena incassato l'Equis (European Quality Improvement System), un riconoscimento per la formazione manageriale attribuito a 150 scuole su 15mila istituti censiti - ci sono i “laboratori” improntati ai cambi di paradigma dettati dalla «digital disruption», la distruzione digitale; in primo piano quindi dai Big data alla marketing analytics, dalle soft skill alle abilità digitali che definiscono i nuovi profili manageriali. Il principio, spiega il direttore della Luiss Business School Paolo Boccardelli, è quello di insistere sullo sviluppo di competenze in «contesti sempre più orientati alla dimensione digitale, attraverso la costruzione di un mind-set ispirato ai principi di trasformazione e professionalizzazione».

    È sempre la «dimensione digitale» a dominare l'offerta del Mip Politecnico di Milano, anche se da una prospettiva più di metodo che di contenuti teorici. Un esempio è fornito dal Flex EMba, svolto con il canale del digital learning (l'apprendimento online). Il corso, appena selezionato tra i sei programmi «più innovativi al mondo» dall'Amba (Association of Mbas), sta per allargarsi su scala globale nella formula dell'International Flex Emba: un corso sviluppato in partnership con Wobi-World of Business Ideas, erogato in sola lingua inglese e diviso tra 10 corsi su piattaforma web, due settimane di interazione face-to-face in presenza tra Italia e Sud America e una settimana opzionale con meta a scelta tra Silicon Valley, Cina e Italia. «Noi lo chiamiamo smart learning: una formula con cui garantire lo stesso tipo di competenze e di valore aggiunto (rispetto ai programmi tradizionali, ndr) massimizzando la flessibilità e le attività formative- spiega al Sole 24 Ore Federico Frattini, direttore della Divisione Mba e Emba del Mip Politecnico di Milano -. Conserviamo una parte “face-to-face” per le cosiddette soft skill, mentre sul digitale c'è spazio per il coaching e le attività uno ad uno».

    Sempre a Milano, Sda Bocconi inaugurerà a maggio 2016 il suo nuovo Embawe: un Mba concentrato nei fine settimana che integra l'offerta di Emba (executive Mba), Embas (Executive Mba, versione serale) e Gemba (Global executive Mba). Il programma, spalmato su 20 mesi fino al 2018, si dividerà in quattro blocchi: i primi due riservati a discipline d'ordinanza come contabilità e supply chain, il terzo e il quarto orientati a competenze “attuali” (come l'internazionalizzazione) o corsi a scelta (dalla crescita sostenibile alle strategie imprenditoriali).
    Un percorso di alta specializzazione sui temi dell'innovazione, dell'internazionalizzazione e dell'imprenditorialità è l'Executive Mba part time realizzato da 24Ore Business School in collaborazione con Altis - Università Cattolica. Nell'offerta di 24Ore Business School rientrano anche 17 Executive master part time in differenti settori e aree.

    Offerta divisa tra programmi tradizionali e una selezione di master, corsi executive e progetti «su misura» per le aziende quella del Cuoa di Altavilla Vicentina. Se si resta sui corsi per professionisti, le specializzazioni oscillano dai più classici moduli part time-full time di Mba ai master in Crisis&Change management e in Ict management. Quest'ultimo, frequentabile in tre anni, mira a far «acquisire una visione globale» sul mondo Ict e a sfruttare i patrimoni informativi dell'azienda come leva strategica. Quanto ai prodotti ideati per le società, il Cuoa ha previsto cinque nuovi corsi su temi come lean management nell'edilizia, pianificazione e «reti di imprese creative» nel turismo.

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