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La tecnologia italiana illumina l’ingresso della Giordania

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La tecnologia italiana illumina l’ingresso della Giordania

Per il primo progetto di illuminazione pubblica a Led di Amman, la capitale della Giordania, è stato selezionata un’azienda italiana. Si tratta della padovana Arianna, società specializzata in efficientamento energetico e illuminazione tecnica (stradale e industriale) a Led, che dal 2012 fa parte del gruppo Carel.

Nelle aree di accesso dell’aeroporto Queen Alia è stato installato il corpo illuminante Snell, la cui efficienza in termini di risparmio energetico ed economico ha rappresentato l’elemento decisivo nella scelta di questa armatura stradale. Il progetto, realizzato grazie alla partnership con Elef e un partner locale, ha portato risparmi energetici del 60% rispetto all’illuminazione tradizionale al sodio ad alta pressione.

La commessa è di 50mila euro, cifra non particolarmente significativa, ma importante perché rappresenta il primo progetto di illuminazione a Led in Giordania e, aggiudicandoselo, Arianna è entrata nella pre-selezione per l’illuminazione di tutta Amman, ovvero un lavoro che prevede l’installazione di 100mila corpi illuminanti. La prima gara sarà in giugno per 25mila corpi illuminanti che si traduce in un po’ meno di 10 milioni di euro. Un quarto dell’ammontare complessivo della commessa.

«Questo progetto pilota ci ha permesso di essere selezionati tra i maggiori player mondiali per l’illuminazione della città di Amman – afferma Alberto Giovanni Gerli, fondatore di Arianna -. È un gran risultato che la nostra prima installazione in Middle East sia un progetto tanto prestigioso; si tratta di un mercato ricettivo anche sul versante dell’illuminazione pubblica e ci auguriamo che l’aeroporto di Amman rappresenti l’inizio di una collaborazione fruttuosa».

Arianna ha chiuso gli ultimi due esercizi con un fatturato di 2 milioni di euro, gli addetti sono una dozzina. Per il 2016 prevede di triplicare questo risultato, l’ordinato di inizio anno conferma questa proiezione. Il 90% del fatturato è italiano, il 10% estero. Sempre in Giordania, l’azienda sta chiudendo un progetto pilota anche per l’illuminazione di Aqaba.

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