Economia

Consulenti, un tavolo per il codice etico

  • Abbonati
  • Accedi
Regole e incentivi

Consulenti, un tavolo per il codice etico

Parte il tavolo tecnico, fortemente voluto dal sindacato, per l’elaborazione di un codice etico dei consulenti finanziari. La commissione servizi UNI (Ente italiano di normazione) ha infatti iniziato ad approfondire la proposta avanzata dalla Fabi per lo sviluppo delle linee guida di un “codice etico” della consulenza finanziaria, applicabile ai professionisti che svolgono la loro attività in ambito bancario, finanziario e assicurativo.

“Pianificazione, Educazione e Welfare finanziario assicurativo previdenziale” sono i temi che affronterà il gruppo di lavoro nato con l’obiettivo di integrare e aggiornare il corpo normativo tecnico relativo all’attività di consulenza finanziaria. In particolare i sindacati vogliono valorizzare i principi etici per supportare e diffondere all’interno delle organizzazioni degli intermediari finanziari la cultura dell’integrità professionale, in linea con i principi di responsabilità sociale introdotti dalla UNI ISO 26000.

«L’apertura di questo tavolo tecnico è un primo importante passo avanti per definire le linee guida di un codice etico della consulenza finanziaria e delle attività formative collegate, che la Fabi da tempo sollecita», dicono Giuseppe Milazzo, segretario nazionale della Fabi, e Alessio Amadori, Presidente di Assonova. L’auspicio è che ora al tavolo avviato con Uni possano unirsi anche Abi, Assoreti, Assofin, Banca d’Italia e Consob. Secondo i sindacati prima che entri in vigore la Mifid 2, occorre elaborare un quadro normativo che garantisca il risparmio e difenda la professionalità dei consulenti, scongiurando le pressioni commerciali e mettendoli in condizioni di vendere i prodotti secondo regole certe e trasparenti, che non li penalizzino e che tutelino gli stessi clienti. Per Stefano Bonetto, presidente della commissione UNI, «il lavoro normativo in corso continua le attività di definizione delle norme tecniche che le imprese e tutti gli operatori del settore possano utilizzare come strumenti operativi per realizzare loro progetti di mercato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA