Economia

«Adeguiamo il settore agli standard Ue»

  • Abbonati
  • Accedi
Industria

«Adeguiamo il settore agli standard Ue»

«Siamo convinti che oggi esitano le condizioni per rendere competitiva l’intermodalità, adeguando lunghezze, peso e sagome dei treni merci agli standard europei». Giancarlo Laguzzi, presidente di FerCargo (l’associazione delle compagnie ferrovie private specializzate nel trasporto merci), propone di fare in Italia «ciò che si fa da molti anni negli altri Paesi in Europa» per rendere il trasporto combinato “strada + ferrovia” competitivo con il «tutto gomma». FerCargo suggerisce una ricetta in quattro punti: portare la lunghezza dei treni merci da 550 a 750 metri; aumentare il peso trainabile da 1.600 tonnellate a 2mila tonnellate (con +25% di merce a treno); eliminare i limiti di sagoma; riformare le norme (in particolare sul macchinista solo).

«L’adeguamento normativo e del peso trainabile sono a costo zero - spiega Laguzzi - mentre per l’adeguamento della lunghezza di treni e delle sagome servono interventi infrastrutturali ma di costo contenuto rispetto a quelli delle nuove infrastrutture e in particolare delle gallerie di valico. Tali adeguamenti sono peraltro obbligatori a seguito dei regolamenti Ue sui corridoi merci e reti Ten-T». Molto interessante la questione delle sagome. Oggi il profilo ridotto impone di rinunciare a segmenti di mercato (i mega trailer) nei quali la domanda è elevata. Per utilizzare il treno verso il centro-sud Italia con i trailer è stato proposto l’utilizzo delle linee Av (Alta velocità) anche per i treni merci. Tale proposta consiste nell’utilizzare durante la notte le linee Alta velocità/Alta capacità le cui gallerie non hanno limiti di sagome, raggiungendo così le aree di Roma, Napoli, Salerno. Ed è proprio questo il progetto lanciato dalla Interoporto Servizi Cargo di Giuseppe Sciarrone. Anche la lunghezza dei treni è decisiva. Un treno oggi lungo 450-550 metri e di 1.600 tonnellate di peso massimo se diventa di 750 metri e di 2.000 tonnellate trasporta il 25% in più di merce.

© RIPRODUZIONE RISERVATA