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Dossier Il mentoring per far ripartire l'ascensore sociale ora bloccato

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Dossier | N. 6 articoliRapporto Sviluppo Sostenibile

Il mentoring per far ripartire l'ascensore sociale ora bloccato

Cristina Rossello ha fondato il Progetto Donne e futuro
Cristina Rossello ha fondato il Progetto Donne e futuro

La prima a parlare di mentoring di donne per le donne, fin dal 1989, fu Lella Golfo, ancora oggi presidente della Fondazione Marisa Bellisario. La futura “mamma” (con Alessia Mosca) della legge sulle quote di genere nei cda delle quotate e controllate pubbliche aveva invitato le donne in carriera a «rimandare al piano terra l'ascensore sociale, per far salire le giovani di talento a bordo e portarle in alto, là dove i meriti dovrebbero collocarle in automatico, in un Paese meritocratico». Un invito all'azione raccolto da alcune iniziative di valore. L'ultimo conferimento di borse di studio e di un programma di mentoring (un percorso di formazione e tutoraggio svolto da madrine d'eccellenza a beneficio delle junior) è avvenuto venerdì scorso, a Montebelluna (Treviso), presso il centro direzionale di Veneto Banca. Il Progetto Donne e Futuro, creato dall'avvocato Cristina Rossello (da dicembre anche vicepresidente di Veneto Banca), ha consegnato le borse di studio a neoprofessioniste promettenti della musica e della medicina, portando a 70 il numero delle giovani sostenute in 7 anni e annunciando l'edizione successiva che sarà dedicata alle neomanager del settore bancario. «Il Progetto Donne e Futuro è fortemente impegnato nel premiare giovani talenti che meritano l'opportunità di ricevere consigli preziosi da madrine di chiara fama, per guadagnarsi un inserimento brillante nel mondo del lavoro - spiega Cristina Rossello -. Il premio e i convegni hanno sempre ottenuto l'alto riconoscimento del Presidente della Repubblica e delle istituzioni, a partire dal Comune di Savona, dove sono nati, tenendo relazioni forti con le istituzioni territoriali dove si svolgono e governative per il settore di attività che li riguardano». Piani di mentoring sono realizzati anche da Valore D, l'associazione di imprese che sostengono l'inclusione e il talento femminile, con il progetto GenerAzioni che ha affiancato per due anni più di 100 professioniste ad altrettanti studenti e studentesse di 6 atenei. Attiva dal 2010 la Professional women association of Milan: 500 le associate coinvolte, anche nel Me-Totem Program co-finanziato dalla Ue (e dal 16 marzo il progetto ripartirà). A entrambe le iniziative collabora Gini Dupasquier, che ha dedicato alla diversity la società DonnaLab. Quale sarà il futuro del mentoring? «Il reverse mentoring: un percorso bidirezionale che formi non solo il mentee ma anche il mentor, il quale dal giovane può ricevere tanto, a partire dalla sua visione fresca del mondo e dalle sue competenze di nativo digitale», spiega Gianna Martinengo, imprenditrice pioniera dell'e-learning e del digitale in Italia con DidaelKts e da anni impegnata con la sua associazione Donne e Tecnologie e con il Premio Le Tecnovisionarie (nonché vicepresidente vicario di Fondazione Fiera Milano).

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