Economia

Occhialeria e prosecco al top di redditività

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Industria

Occhialeria e prosecco al top di redditività

  • –Barbara Ganz

venezia

Due distretti veneti - l’occhialeria di Belluno e il prosecco di Conegliano-Valdobbiadene - ai primi posti e molto vicini fra loro nella classifica basata su performance di crescita e reddituale.

Per Belluno - che ha scalato dal 4° al 1° posto la graduatoria - il report Intesa SanPaolo mette l’accento sul ruolo svolto dalle istituzioni locali, che si sono dimostrate molto attive: a cominciare da Certottica, l’Istituto italiano di certificazione dei prodotti ottici, in prima linea nello sviluppo di progetti scientifici, percorsi formativi di alto livello, contributo alla definizione di norme nazionali e internazionali, rapporti di prova per certificare la conformità del prodotto.

In questo contesto marchi come Safilo e Marchon diventano testimonial della forte attrattività esercitata dei territori ad alta specializzazione: lo dimostrano i nuovi segnali di re-shoring (rientro di lavorazioni dall’estero) e di potenziamento delle basi produttive italiane. Per Safilo l’obiettivo dichiarato è del 60% di produzione made in Italy entro il 2020, mentre Marcolin ha avviato fin dal 2014 il raddoppio della propria produzione italiana, grazie all’investimento su un nuovo stabilimento di 3.500 metri quadri a Longarone, in località Fortogna, proprio nel cuore del distretto bellunese.

«Nonostante le difficoltà del momento, c’è una fascia di consumatori che premia la qualità - spiega Lorraine Berton, presidente di Sipao, la sezione occhialeria di Confindustria Belluno Dolomiti -. Dal canto loro le aziende hanno ripreso la valigia, hanno cercato all’estero la domanda che in Italia si era fermata, hanno investito in capitale umano, formazione, tecnologia. E poi ci sono le startup, con il loro contributo di innovazione e design». Segnali positivi che sono venuti anche dal Mido, il salone milanese appena concluso al quale hanno partecipato 62 aziende bellunesi.

Quanto al prosecco (il distretto era al 9. posto in classifica nel 2014, ed è salito al secondo nel 2015) il consorzio ha puntato molto sull’azione di tutela: il riconoscimento dell’indicazione geografica è arrivato fino a Russia e Canada.

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