Il Traforo del Monte Bianco, aperto al traffico il 16 luglio 1965, festeggia il suo cinquantesimo anno di attività chiudendo il 2015 con un aumento complessivo di traffico del 3,8% rispetto all’esercizio precedente.
Pressoché equamente distribuito tra le diverse categorie di veicoli, ma con una leggera prevalenza dei mezzi pesanti (+ 3,95%) rispetto ai leggeri (autovetture e moto + 3,7%), il traffico sta progressivamente recuperando quota dopo la flessione del biennio 2012-2013. In particolare, in termini assoluti, i veicoli leggeri hanno fatto registrare un nuovo massimo storico (1.281.972 transiti nel 2015) dopo la punta di 1.236.284 transiti già raggiunta nel 2014.
Questo risultato non ha mancato di trasferire i suoi effetti sui ricavi da pedaggio, che – per la parte di competenza della Società Italiana per il Traforo del Monte Bianco, concessionaria della parte italiana del tunnel (in sigla Sitmb) – hanno raggiunto 57 milioni di euro, in crescita del 4% rispetto ai 54 milioni del 2014. Altrettanto positivi risultano il Margine Operativo Lordo (Ebitda, +7,5%) e il Margine Operativo (Ebit, +15,4%). L'utile di esercizio, pari a 10,7 milioni di euro, risulta di poco inferiore a quello consuntivato nel 2014 (11,4 milioni).
Al giro di boa del suo cinquantesimo compleanno la Sitmb ha visto giungere al vertice del suo management un nuovo amministratore delegato: Daniele Meini, già presidente e amministratore delegato di Ecomouv Sas, la società italo-francese controllata da Autostrade per l'Italia, del Gruppo Atlantia. Al Tmb, oltre al ruolo di ceo della società italiana, Meini ha assunto anche quello di direttore generale del GEIE-Tmb, l'organismo di gestione unitaria del tunnel, partecipato in misura paritetica dalle due società concessionarie del tunnel, l'italiana Sitmb e la francese Atmb (Autoroutes et Tunnel du Mont Blanc).
© Riproduzione riservata