Economia

L’aeroporto di Grottaglie si rafforza come base per testare i droni

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AERONAUTICA

L’aeroporto di Grottaglie si rafforza come base per testare i droni

Cresce a Grottaglie, in provincia di Taranto, il polo dell’aerospazio. Oltre alla costruzione di due sezioni della fusoliera in fibra di carbonio del Boeing 787 che l’ex Alenia-Aermacchi (oggi Finmeccanica divisione aerostrutture) effettua ormai da dieci anni (attualmente si è arrivati ad un passo produttivo di 11 coppie di fusoliera al mese con 1000 occupati), prende corpo e si rafforza la sperimentazione dei droni, ovvero dei velivoli senza pilota a bordo.

Presenti Enac, Enav, ministero della Difesa e Finmeccanica, il 15 marzo sarà a Grottaglie il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Graziano Delrio, per l’evento di lancio della piattaforma ma anche per annunciare l’arrivo di nuovi investitori. Aziende del gruppo Finmeccanica sarebbero infatti orientate a utilizzare lo spazio aereo dedicato di Grottaglie per i cosiddetti «test bed». Ma analogo interesse avrebbe manifestato anche Octo Telematics nell’ambito dei suoi programmi di ricerca che vanno dalla gestione dei Big Data al monitoraggio del traffico.

A questo step si è arrivati attraverso un percorso di tre passaggi compiuto negli anni. Il primo è stato il riconoscimento dell’aeroporto di Grottaglie come luogo dove poter provare i velivoli a pilotaggio remoto da parte dell’Unione Europea nell’ambito del semestre di presidenza italiana. Successivamente l’Enac ha formalizzato questo riconoscimento di Grottaglie e l’Enav ha poi individuato lo spazio aereo nel quale effettuare i test. Il lavoro che si farà a Grottaglie, dicono gli esperti, consentirà di colmare il gap che oggi divide la possibilità di utilizzare velivoli senza pilota a bordo, e quindi la stessa evoluzione del trasporto aereo, dalle regole che devono assicurare il massimo di sicurezza ad un’attività del genere. In altri termini, ricerca e progettazione stanno andando avanti con un passo spedito rispetto alla disciplina normativa che deve presidiare il tutto e ora un’infrastruttura come quella di Grottaglie nasce per individuare, proprio attraverso i test, le soluzioni più adatte.

Già dal dal 15 al 17 dicembre scorsi su Grottaglie si è cominciato a verificare il progetto «lnsure» che rientra nel programma europeo Sesar, sigla che sta per Single european Atm research. Finalità del programma è sviluppare capacità tecnologiche e regole normative per l’operatività contemporanea di velivoli con e senza pilota a bordo. Ad effettuare le prove iniziali è stata la società Ingegneria dei sistemi (Ids) insieme alla società Sistemi dinamici (Sd) e ad Ans Cr (i servizi di navigazione aerea della Repubblica Ceca). I test sono consistiti in una serie di voli da parte di «Hero», sistema Sapr ad ala rotante con stazione di comando mobile a terra sviluppato dalla stessa Sd. Secondo Aeroporti di Puglia, i test hanno dimostrato la capacità di svolgimento di missioni operative del velivolo e consentito di definire e testare anche le prime procedure per la gestione di questi sistemi in aree regolamentate.

L’aeroporto di Grottaglie, ammodernato negli anni, oggi non è operativo al traffico di linea ma serve allo stabilimento di Finmeccanica per caricare, destinazione gli Usa, le parti di fusoliera destinate al Boeing 787. Tuttavia il fatto che lo scalo si caratterizzi come polo di produzione e ricerca aerospaziale non evita la sua utilizzazione anche ai voli civili.

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