Sarà avviato entro la fine di marzo a Gela il Safety training center dell’Eni, un centro formativo di eccellenza deputato all’erogazione di corsi antincendio e di tutela della salute e della sicurezza delle persone nei luoghi di lavoro. Una nuova realtà, che è frutto di un investimento dell’Eni per la riqualificazione del campo prove della Raffineria di Gela, ospiterà quest’anno 800 persone provenienti dalle aziende Eni del Centro-Sud Italia e si prevede che possa avere buone ricadute sulla ricettività del territorio.
Se n’è parlato nel corso di un incontro che si è tenuto nei locali della Raffineria di Gela cui hanno partecipato i dipendenti del Safety competence center , avviato l’anno scorso nell’ambito delle azioni previste dal Protocollo d’intesa del novembre 2014 sul rilancio dell’area produttiva di Gela ma non solo, e i direttori di alcuni stabilimenti Eni d’Italia: all’ordine del giorno un confronto sui risultati sin qui raggiunti e la condivisione delle strategie per il futuro.
Il Safety competence center di Gela conta circa 140 dipendenti di cui l’80% è già operativo mentre il 20% sta ultimando il percorso formativo che prevede, complessivamente, l’erogazione di circa 30 mila per di formazione in aula e circa 50 mila ore di formazione sul campo. «In questo anno - dicono dall’azienda - il Safety competence center si è affermato come un a eccezionale novità, un nuovo approccio nella gestione della sicurezza dei lavori in appalto, che ha consentito sia una maggiore autorevolezza e incisività da parte dei tecnici sia un accrescimento di esperienze, competenze e conoscenze in materia di sicurezza per Eni». Un’attività che, sottolineano ancora dall’azienda, ha «segnato un importante cambiamento culturale e industriale grazie alla scelta di puntare sull’insourcing delle competenze locali attraverso processi di alta qualificazione».
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