Economia

L’azienda che allunga la vita dei parchi gioco e fa risparmiare i Comuni

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L’azienda che allunga la vita dei parchi gioco e fa risparmiare i Comuni

Parco giochi a Rovereto
Parco giochi a Rovereto

Perdita di schegge, legno che diventa scivoloso, possibile rottura della struttura e un generale deterioramento: sono molti i fattori di rischio per i piccoli, anche quando dovrebbero essere al sicuro.Ri-Legno, startup specializzata nella riqualificazione di strutture in legno outdoor, ha deciso di entrare in un nuovo settore di attività: quello delle aree da gioco.

Alle spalle c’è una attenta valutazione del mercato e delle esigenze del settore: Ri-Legno ha individuato proprio nelle ispezioni, nella manutenzione e nella progettazione un proprio punto di forza che coniuga l’elemento ludico con l’ingegneria.Dopo un lungo periodo di formazione specifico con relativa abilitazione e certificazione UNI EN 1176 (standard di sicurezza relativi alle aree gioco), Ri-Legno - nata all’interno dell’incubatore green Progetto Manifattura - ha scelto di affrontare anche l’ambito della gestione dei parchi gioco, che sempre più spesso non sono manutenuti e costituiscono un rischio reale per i bambini che li usano.

«Ad oggi mancava una compagnia con una linea di business dedicata e specializzata su queste strutture, che in Italia sono più di 10mila» spiega Lavinia Sartori, sales manager di Ri-Legno. «Siamo felici di poter rendere i genitori più sicuri e far risparmiare soldi alle pubbliche amministrazioni, dato che il ciclo di vita dei parchi gioco può più che raddoppiare».
L’intervento rappresenta infatti una sostanziale riduzione dei costi per le amministrazioni, che invece di sostituire ogni 5-10 anni gli impianti dei parchi, possono contare su tecniche leggere di preservazione di altalene, castelli gioco e altre strutture amate dai bambini. Con risparmi importanti per le tasche dei contribuenti.«Forte dell’esperienza che abbiamo maturato nel settore della diagnostica e della riabilitazione strutturale, Ri-Legno può offrire un servizio di altissimo livello, andando ben oltre quanto viene normalmente proposto in quanto disponiamo di attrezzatura diagnostica molto sofisticata» spiega Giulio Franceschini, project manager.

«Operare in questo ambito è un naturale complemento della nostra attività, da sempre attenta all’utilizzo sostenibile e alla durabilità delle risorse. Rappresenta un’opportunità per rispondere all’esigenza delle amministrazioni di poter offrire ambienti di gioco sicuri per i bambini, adempiendo alla norma UNIEN 1176 sulle attrezzature per aree da gioco», conclude Lavinia Sartori.

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