Extra costi per 400 milioni di euro su una spesa totale di 8,3 miliardi. Telt, Tunnel Euralpin Lyon Turin, assicura che la sezione transfrontaliera della tratta ferroviaria per l’alta velocità tra Piemonte e Francia «è l’unica opera ad avere una certificazione dei costi, redatta da un soggetto terzo, che tiene conto di tutti i possibili sovra costi, compresi quelli causati dai No Tav».
Il rapporto di certificazione è stato redatto dal raggruppamento Tractebel Engineerign Tuc Rail, soggetto internazionale che - assicurano a Telt - non aveva alcun conflitto di interessi con Ltf, la società responsabile degli studi per l’opera ferroviaria e che ha assegnato l’appalto.
I sovracosti per la sicurezza sono stati calcolati sulla base dell’esperienza maturata al cunicolo esplorativo della Maddalena, a Chiomonte. Si tratta di misure decisamente più accurate e rigorose, rispetto ai normali cantieri, e che sono state ritenute necessarie per tutelare i mezzi ed i lavoratori «dai continui attacchi di chi si oppone in modo violento all’opera: recinzioni più solide, ostacoli contro i veicoli, dispositivi di videosorveglianza e di prevenzione delle intrusioni». A Telt polemizzano infine contro i No Tav, chiedendo quante scuole si sarebbero messe in sicurezza con questi 400 milioni di euro. Un paragone infelice, considerando le polemiche in corso a Torino sui ritardi nella messa in sicurezza delle scuole, comprese quelle che erano state individuate come meritorie di finanziamenti appositi.
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