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Cresce il turismo in Piemonte, l’esame dei flussi con i Big Data

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Cresce il turismo in Piemonte, l’esame dei flussi con i Big Data

(Agf)
(Agf)

Torino diventa un “caso” in tema di turismo. Per i dati di presenze e arrivi dell’Osservatorio turistico regionale, che consacrano Torino e il Piemonte a meta turistica internazionale. Ma anche per la sperimentazione, prima in Italia, fatta da Vodafone che ha curato lo studio sui flussi turistici della regione attraverso i Big Data.

Arrivi e presenze sono cresciuti rispettivamente del 5,7% e del 4,8% a quota 4 milioni e 700mila e e 13 milioni e 680mila. A fare da traino gli stranieri che in concomitanza con Expo 2015 hanno fatto la differenza, con arrivi e presenze cresciute di quasi il 20%. I turisti stranieri rappresentano oltre il 40% del totale e hanno compensato il calo dei flussi nazionali, del 2% per gli arrivi e del 2,8 per le presenze.

Tra le tendenze emerge l’exploit degli inglesi, cresciuti di oltre il 30%, il raddoppio degli spagnoli, con 58mila unità, mentre gli Stati Uniti restano il primo mercato extracontinentale. In forte aumento la presenza di russi, austriaci e cinesi, con 23mila arrivi.

La lente del progetto Smart Tourism sviluppato con Vodafone rivela poi che tra maggio e ottobre scorsi Svizzera, Francia e Germania sono stati i principali paesi stranieri di provenienza dei turisti stranieri. Che nel 45% dei casi hanno visitato la città di Torino. La Germania resta il primo mercato e cresce intorno al 9%, tutte le altre aree crescono a doppia cifra.

Tra le curiosità emerse, la permanenza dei turisti italiani che raddoppia ad esempio nel periodo di Ferragosto. Oppure la forte presenza dei turisti svizzeri e tedeschi, che rappresentano il 50% dei visitatori, nella zona di Verbania. Le vie di accesso alla regione sono prevalentemente i valichi di Svizzera e Francia, per gli stranieri, meno l’aeroporto.
Dall’analisi dei dati emerge come la fruizione del territorio da parte dei turisti soprattutto stranieri riguardi 11 aree del Piemonte, 15 per i visitatori italiani, ripartite in maniera diversa dalle 9 Atl riconosciute dalla Regione.

Cresce per presenze e arrivi Torino e l’area metropolitana, cresce la collina con il turismo enogastronomico e i laghi. Dall’esame delle curve emerge poi come il turismo degli stranieri sia costante e destagionalizzatao mentre i movimenti degli italiani risultano più concentrati nel periodo estivo.

Il settore pesa nel suo complesso il 10% del PIL a livello nazionale, in termini di analisi dei flussi e della capacità di elaborazione dei dati e delle strategie sul territorio proprio l’applicazione delle potenzialità di analisi dei Big Data può garantire prospettive interessanti. Il sistema messo a punto da Vodafone e Regione punta a leggere il comportamento dei turisti grazie a dati anonimi e aggregati. Con una ampiezza di analisi maggiore, visto che ad esempio nella fotografia rientrano anche i visitatori che si muovono nella regione ma che non risiedono nelle strutture ricettive.


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