Sedici “Nearly Zero energy hotels” in sette paesi europei. Due in Italia, a Torino e nella provincia di Cuneo. Si tratta di progetti pilota per strutture ricettive a «zero emissioni», o che comunque si avvicinino allo standard. Progetti finalizzati a valorizzare, dal punto di vista energetico, le strutture ricettive per avvicinarle ai parametri dei “Nearly Zero Energy Buldings” definiti dall’Europa.
La sfida è di promuovere la trasformazione di hotel e residence in strutture sempre più sostenibili dal punto di vista ambientale ed energetico. Un processo di trasformazione focalizzato su tre punti: bassi fabbisogni energetici, alte performance grazie a soluzioni tecnologiche e alimentazione da fonti rinnovabili.
Le strutture pilota in Italia sono il residence «L’Orologio» nel cuore di Torino, e l’Hotel Royal Terme di valdieri, provincia di Cuneo. Sono state selezionate e seguite nel progetto triennale dal team «neZEH» del Siti, l’Istituto superiore sui Sistemi territoriali per l’Innovazione fondato dal Politecnico di Torino e dalla Compagnia di San Paolo.
Nel primo caso, la scelta della proprietà è quella di puntare sul turismo sostenibile e di promuovere un percorso di qualificazione energetica della struttura a cominciare dall’efficientamento energetico, grazie alla sostituzione di lampade ad incandescenza con lampade a led e di piastre elettriche con piastre a induzione. Grazie alla diagnosi energetica e al piano di riqualificazione elaborato nell’ambito del progetto, il residence potrà a regime ridurre i consumi del 50% e risparmiare 7mila euro all’anno, con minori emissioni di CO2 calcolate in 18 tonnellate.
L’Hotel di valdieri, gestito dalla famiglia Bonetto, utilizza l’acqua calda termale per il riscaldamento della struttura, aperta soltanto quattro mesi all’anno. Inoltre è stata installata una piccola centrale idroelettrica che sfrutta l’energia del torrente Gesso per il fabbisogno della struttura.
Il quadro complessivo è offerto dal il progetto “Zero Energy Hotels” ZEH co-finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma Intelligent Energy Europe, che ha l’obiettivo di accelerare il processo di trasformazione del settore alberghiero secondo i principi del nearly Zero Energy Buildings (nZEB).
L’Unione Europea prevede entro il 2050 riduzioni consistenti delle emissioni di gas serra, tra l’80 e il 95% rispetto ai livelli degli anni Ottanta. Proprio il settore delle costruzioni è responsabile di poco meno delle emissioni dunque ha un alto potenziale di miglioramento sul fronte del risparmio energetico. I casi virtuosi sono pochi. Da qui la volontà di mettere in campo progetti pilota per sviluppare know-how e sviluppare la sensibilità sui temi della sostenibilità.
Sono stati 15.000 gli albergatori informati del progetto e dei percorsi possibili, con il team di ricercatori che ha sviluppato un e-tool in grado di fornire agli operatori informazioni sul proprio livello di prestazione energetica e sufìggerimenti per migliorare le performarce e ottenere risparmi.
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