Tutti i canali Rai in Hd entro fine anno. E in occasione degli Europei di calcio (dal 10 giugno al 10 luglio) un canale ad hoc attraverso il quale saranno trasmesse 7 partite in Ultra Hd o 4K, che dir si voglia, dai quarti di finale in poi.
Prende corpo la collaborazione fra Rai ed Eutelsat che porterà anche alla sperimentazione del 4K via satellite. Un’innovazione sulla quale a Via Mazzini puntano molto, anche come segno dell’attenzione all’innovazione che il dg Antonio Campo Dall’Orto ha detto di voler trasformare in una cifra stilistica del suo mandato.
«Il ritorno all’investimento sulla tecnologia – spiega Campo Dall’Orto – rappresenta per la Rai un dovere non solo per vincere le grandi sfide del futuro ma anche per svolgere al meglio il suo ruolo di concessionario di servizio pubblico». Riuscire nell’obiettivo di portare sul satellite in Hd tutta la programmazione entro la fine dell’anno «sarà per la Rai – aggiunge il dg – un altro grande passo avanti verso il traguardo di una media company in grado di competere sui mercati internazionali. Una tv pubblica di qualità non solo dal punto di vista dei contenuti ma anche della tecnologia è l’altra faccia della medaglia di un’azienda che vuole cambiare marcia per stare al passo con i tempi attraverso investimenti che possono stimolare importanti ricadute economiche e di mercato per il nostro Paese». Segnale chiaro: la Rai vuole essere alla guida dei processi di innovazione in campo televisivo.
Per l’Ultra Hd la sperimentazione riguarderà una platea attorno alle 200mila famiglie fra le 2,2 milioni (l’8,5% delle famiglie italiane) che usano Tivùsat: la piattaforma open e gratuita per vedere la tv satellitare (2,7 milioni le schede attivate). Alle 200mila famiglie circa si arriva perché per poter guardare il canale in Ultra Hd predisposto dalla Rai occorrerà avere il televisore 4K (ce ne sono all’incirca solo 500mila in Italia), ma anche il sintonizzatore satellitare e la cam di Tivùsat (il decoder non basta). Sperimentazione, dunque, ma dal 2017 secondo rumors di mercato la Rai starebbe pensando a una programmazione stabile.
Tivùsat ha al momento 70 canali (l’ultimo arrivato è Cnbc International) di cui 9 in Hd. Di questi, 5 sono targati Rai (Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai Sport 1 e, da gennaio, Rai 4 che in Hd è visibile tanto su Tivùsat quanto su Sky). Da maggio saranno su satellite in Hd anche Rai Movie e Rai Premium ed entro fine anno tutti gli 11 canali .
Alla base di questo lavoro c’è l’accordo con Eutelsat (società francese con flotta di 40 satelliti e fatturato sugli 1,5 miliardi) che garantirà lo spazio satellitare. «Per Eutelsat – spiega l’ad di Eutelsat Italia, Renato Farina – quella con Rai rappresenta la conferma della centralità del satellite, per lo sviluppo della Tv del futuro in Italia fondata sull’alta qualità dell’immagine. Questo parametro costituisce ormai un punto fermo per le esigenze degli utenti e per le strategie dei broadcaster». Immagini in 4K sono però «molto esigenti in termini di banda. Ecco perché per trasmetterle correttamente serve la piattaforma satellitare». Conclusione non a caso, quella di Farina, visto che Netflix piuttosto che Infinity di Mediaset (offerte broadband) hanno il 4K.
A ogni modo, la strada che Rai si appresta a tracciare non rimarrebbe isolata. «Abbiamo contatti con altri broadcaster», conferma Farina. Niente nomi. Se si pensa però a Sky, il nuovo decoder Sky Q in arrivo ha il 4K. Le principali produzioni originali (Gomorra per esempio) sono già girate in 4K. E anche la realtà virtuale sulla quale la tv di Murdoch si è lanciata necessita del 4K. Tre indizi fanno una prova.
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