Economia

Almaviva, si tratta contro i tagli

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Lavoro

Almaviva, si tratta contro i tagli

  • –Andrea Biondi

Primo incontro oggi a Roma, nella sede di Unindustria, fra azienda e sindacati sulla vertenza Almaviva Contact.

L’azienda del gruppo Almaviva leader italiano nel settore dei call center, con 8mila dipendenti assunti a tempo indeterminato e 2mila collaboratori, il 21 marzo ha annunciato fino a 2.990 licenziamenti in Italia. Il piano di riduzione del personale avrà effetti sulle sedi di Roma (fino a 920 persone), Napoli (fino a 400 persone), ma soprattutto Palermo (fino a 1.670 persone).

L’incontro di oggi sarà il primo all’interno del lasso di tempo disponibile (75 giorni) per trovare una soluzione ai licenziamenti. I primi 45 giorni sono a disposizione di azienda e sindacati. Nei seguenti 30 giorni, qualora non fosse ancora stata trovata una soluzione, nella partita entrerà anche il ministero del Lavoro.

L’incontro di oggi, insomma, rappresenta l’avvio di un percorso. Al termine dell’incontro di oggi i sindacati dovrebbero richiedere ufficialmente l’apertura di un tavolo di crisi specifico per questa vertenza.

Ieri intanto è stata giornata di manifestazioni, sia a Napoli dove i manifestanti sono arrivati in corteo davanti al Comune, sia a Roma dove ai lavoratori di Almaviva si sono uniti quelli di Gepin (altro contact center alle prese con una procedura di licenziamento collettivo per 352 unità a seguito della perdita della commessa di Poste Italiane).

A Roma il “ritrovo” è stato davanti alla sede del Mise, in una via Molise presidiata dalle forze dell’Ordine. I lavoratori davanti al Mise hanno poi riscosso la solidarietà di vari politici, dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti a Francesco Storace a Leoluca Orlando, sindaco della città (Palermo) maggiormente interessata dalla decisione di Almaviva Contact.

Davanti al Mise è scesa a incontrare i lavoratori il viceministro Teresa Bellanova. «Noi non facciamo gare e abbiamo il massimo rispetto di chi rischia di perdere il lavoro. Non cerco applausi, ma soluzioni», ha detto il viceministro ricordando per il 18 aprile «la convocazione dell’Osservatorio sull’intero settore aggiungendo: «Almaviva ha deciso di mettere 3mila persone in mobilità, noi abbiamo subito chiesto il ritiro dei licenziamenti» in virtù di «tutti gli strumenti che noi abbiamo messo a disposizione, dall’estensione dei contratti di solidarietà per tutto il 2016 alla possibilità di avere ammortizzatori sociali fino a novembre 2017».

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