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Gruppo Bat rilancia gli investimenti sul tabacco italiano

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Industria

Gruppo Bat rilancia gli investimenti sul tabacco italiano

Oltre 100 milionidi euro di tabacco italiano acquistato tra il 2011 e il 2015 e un piano di investimenti da 1 miliardo finalizzato a sostenere anche il prodotto made in Italy di qualità. È l’impegno rilanciato da British American Tobacco (Bat) per favorire la biodiversità e privilegiare gli acquisti di tabacco da fonti responsabili e sostenibili.

«In Italia - spiega Andrea Conzonato, amministratore delegato di Bat Italia - il programma di responsabilità sociale nella produzione di tabacco coinvolge tutti i produttori a cui l’azienda si rivolge per il suo approvvigionamento, cioè circa il 33% dei coltivatori italiani ». Bat ha siglato negli anni una serie di protocolli con il ministero delle Politiche agricole per garantire sbocchi commerciale alla produzione nazionale. L’Italia, con circa 15mila ettari coltivati e oltre 50mila tonnellate prodotte, è il primo paese produttore di tabacco in Europa e il quattordicesimo nel mondo. Per il periodo 2014-2016, Bat ha sottoscritto un accordo programmatico di 3 anni. «Un segnale forte - ribadisce Conzonato - dell’attenzione della multinazionale verso il settore agricolo italiano; un impegno che, nel solo 2015, è stato pari a 20 milioni per l’acquisto di 4.500 tonnellate di tabacco italiano di qualità. Per la Bat - aggiunge l’ad- la coltivazione del tabacco da foglia rappresenta una delle componenti fondamentali della catena di fornitura a livello globale e per questo sosteniamo la tabacchicoltura del nostro Paese». L’agricoltura è uno dei tre asset strategici del rapporto di sostenibilità 2015 Bat finalizzato anche alla riduzione dei danni dei prodotti da fumo e ad operare secondo elevati standard di condotta aziendale, con un taglio del 48% delle emissioni di CO2 (rispetto al 2000),e un risparmio del 17,5% di energia elettrica e del 26,6% di acqua.

Per il settore agricolo la multinazionale nel 2015 ha incrementato il sostegno ai coltivatori e ha intensificato gli interventi per la salvaguardia dell’ambiente e la sicurezza sul lavoro. Inoltre - spiega Bat - il 98,2% del legno necessario agli agricoltori nella cura del tabacco è stato ottenuto in maniera sostenibile e questo ha consentito di guadagnare un punteggio pieno dal Dow Jones Sustainability (Djsi) per l’approvvigionamento di materie prime. Ma l’obiettivo sostenibilità -sottolinea Conzonato - è a 360 gradi.

Bat ha investito anche 240 milioni in ricerca e sviluppo (con un team di 50 scienziati) per garantire la sicurezza dei prodotti di nuova generazione da «Vype», sigaretta elettronica di alta tecnologia che inizia la commercializzazione dopo il lancio pilota a Firenze, a «Voke» inalatore di nicotina certificato in Gran Bretagna come «dispositivo medico».

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