
Debutta un network internazionale a supporto del contrasto alle sofisticazioni alimentari, alle frodi e anche in aiuto alla lotta contro il falso made in Italy. L’iniziativa è dell’Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Il nuovo strumento, che interesserà tutta la filiera agroalimentare si chiama Metrofood-Ri.
«La metrologia per l’agroalimentare è un settore emergente – spiega Giovanna Zappa dell’Enea e coordinatrice del progetto - che apre nuove possibilità sul fronte della qualità, della sicurezza e della rintracciabilità degli alimenti. Oltre a rafforzare la cooperazione internazionale e sviluppare metodologie e procedure armonizzate a livello europeo per eseguire misure chimiche e biologiche sempre più affidabili, con Metrofodd intendiamo avvicinare la scienza ai cittadini, rafforzando la fiducia dei consumatori verso la qualità e l’autenticità delle produzioni agroalimentari».
In attesa che si sblocchi il braccio di ferro tra Italia e Ue sul capitolo dell’etichettatura dei prodotti con l’inserimento di una più dettagliata origine degli alimenti, l’iniziativa dell’Enea sarà un primo passo concreto a tutela di produttori e consumatori.
Metrofood-Ri è, in sostanza, una infrastruttura di ricerca europea a guida italiana che vede la partecipazione delle maggiori istituzioni di quindici Paesi impegnate nel campo della sicurezza alimentare, qualità, tracciabilità dei cibi e contrasto alle sofisticazioni e alle contraffazioni. Metrofood sarà coordinato dalla stessa Enea, avrà il suo quartier generale nel Centro Ricerche Casaccia (Roma) e si propone di sostenere la ricerca scientifica in campo alimentare. Anche la Fao - spiegano all’Enea - è tra gli oltre trenta partner . A beneficiarne saranno i consumatori, le imprese e tutte le istituzioni impegnate a garantire la sicurezza alimentare e a combattere le contraffazioni. Il network potrà contare su una infrastruttura “fisica” costituita da una rete diffusa di laboratori, ma anche da campi, fattorie sperimentali e impianti tecnologici per la produzione e la trasformazione dei prodotti alimentari in quindici Paesi europei. Una piattaforma web permetterà di condividere i dati.
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