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Mediaset presenta il nuovo “sistema” Tgcom24, con un occhio a Snapchat

Nuovo sito, nuova app, nuova formula, simulcast con le principali testate giornalistiche dell’universo Mediaset, un nuovo progetto per Snapchat, che dovrebbe trovare concretezza nei prossimi mesi, occhi puntati sulle possibilità di aumentare la propria raccolta pubblicitaria in particolare su mobile. E intanto arriva Raffaele Sollecito come opinionista su temi della giustizia nel programma “Il Giallo della Settimana”, uno spin-off di “Quarto Grado”, che viene trasmesso il sabato sera da TgCom24.

In questo senso un po’ di polemica può non guastare in questo momento in cui Tgcom24 ha deciso di darsi una nuova veste, a 15 anni dal suo debutto, con la chiara volontà di mettere a frutto il “sistema” fatto di tv, radio, internet. Un sistema frutto del riposizionamento di Mediaset degli ultimi tempi: rafforzamento sul mezzo radio (con l'acquisizione di R101 è tutta l'operazione in fieri legata alle radio Finelco), rafforzamento su Internet (acquisizione della raccolta pubblicitaria per Yahoo Italia), offerta tv già consolidata. «La nostra missione - spiega Paolo Liguori, dallo scorso novembre direttore di Tgcom24 - è andare a cercare il pubblico dove sta. Ognuno deve poter trovare Tgcom24 dappertutto e attraverso qualsiasi mezzo».

Quello che Tgcom 24 vuole conta di mettere in campo è «un sistema potente, che raggiunge oltre 23 milioni di potenziali utenti, tutti i giorni e non tutti nella stessa modalità», dal canale tv (fra 0,4 e 0,5% di share nel giorno medio negli ultimi tempi, alla radio (11 milioni di utenti raggiunti grazie a 5 punti al giorno su oltre 15 network tra cui R101, 105, Virgin, Radio Italia, Kiss Kiss), al sito (il terzo d’informazione in Italia dopo repubblica.it e corriere.it, fanno sapere da Mediaset, con oltre 1,2 milioni di utenti unici al giorno e 10 milioni di euro di raccolta pubblicitaria). Accanto ci sono il mobile web (600mila utenti) e il mondo legato alle app: oltre 5 milioni di applicazioni scaricate. Tgcom24 aderisce anche ad Amp (Accelerate Mobile Pages), il progetto che vede impegnati Google ed editori per favorire la fruizione online di articoli, che grazie a un algoritmo che permette il caricamento più veloce delle pagine

«Abbiamo cercato di fare anche cose sul fronte della profilazione. Ed è un asset chiave sul quale lavoreremo» ha spiegato Emanuele Callioni, Direttore contenuti multimediali.
Alle novità sul fronte tecnologico si uniscono anche cambiamenti sul versante editoriale. Innanzitutto con programmi, spiega il direttore Liguori, «che avranno per protagonisti i protagonisti dell'informazione che stanno dietro alle quinte». Sul canale 51 e 111 del Dtt ci saranno così: “Il Giallo della Settimana” condotto da Remo Croci; “Italiani Brava Gente” con l’attualità raccontata da Marcello Vinonuovo e “Le buone notizie dalla radio”, in collaborazione con R101. «Lo vedo un futuro in cui questo diventa un sistema editoriale completo», aggiunge Liguori. «Chi vieta di utilizzare alcuni nostri contenuti come test per nuovi canali tematici o siti specializzati sul web?» Insomma, «un mezzo per sperimentare: Tgcom24 vuole essere e sarà questo».

Occorrerà vedere la risposta alla presenza di Raffaele Sollecito come opinionista su temi riguardanti la giustizia, “ma anche come testimone di un calvario” precisa Liguori. Specchietto per le allodole? «Magari sì- replica il direttore di Tgcom24- ma ne abbiamo parlato insieme con Remo Croci. Ci siamo detti che ha affrontato 3 gradi di giudizio, la Cassazione lo ha assolto. Quindi non c'è da riabilitare nessuno. Penso che sui temi della giustizia abbia esperienza più di tantissimi colleghi che si occupano di giustizia».

Quello che Liguori tiene a precisare è che «il sito, ma anche il canale tv sono in utile». L’ambito di crescita, per l’advertising, è quello del «mondo mobile» dice Liguori prima di rispondere alla naturale domanda sulla concorrenza: «di Rainews non mi sono accoroi di tutti questi cambiamenti legati alla nuova direzione. A ogni modo, tutti noi si fa buona informazione, ma non penso che queste strutture di all news (Sky, Tgcom24 e Rainews24, ndr.) si facciano concorrenza fra loro». Tutto questo però tenendo conto che «di Sky si parla tanto. Ma in fondo hanno un parco di 4,7 milioni di abbonati. Noi siamo esclusivamente in chiaro (in realtà anche Sky Tg24 è comunque in chiaro, sul canale 50 del digitale terrestre, ndr.). E quando ci sono grandi eventi Tgcom24 va bene. Si vede che è un marchio che vale».

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