Velocità raddoppiata (da 100 Mbps a 200 Mbps) e un piano per aumentare l’estensione della sua rete in fibra: dal 30% al 50% della popolazione, entro il 2020. In termini di città e comuni coperti si passerà dalle 100 città attuali ai 500 fra comuni e città.
Fastweb ha annunciato oggi il potenziamento della propria rete in fibra. «Partiremo dalle città più piccole perché riteniamo che non ci debba essere un’Italia a due velocità», ha spiegato l’ad della controllata italiana di Swisscom, Alberto Calcagno. Durante la presentazione alla stampa c’è stato tempo per parlare di Metroweb («Noi siamo felicissimi azionisti e rimarremo azionisti» di Metroweb Milano, controllata di Metroweb e della quale Fastweb ha il 10,6% e con potere di gradimento per l’ingresso di nuovi azionisti) come di Enel («Parliamo con Enel, parliamo con tutti»).
Ma il focus dell’incontro era sull’upgrade dell’offerta e della copertura in fibra e sui risultati che - Calcagno ha molto puntato su questo - hanno trasformato Fastweb «da una fiber company a una infrastructure company», con offerta di data center («il nostro è l’unico Tier IV e con 1000 aziende già clienti»), Wi-fi condiviso («con il progetto wow-fi abbiamo già un tasso di adozione del 20%») in virtù del quale ogni modem Fastweb (in 61 fra città e comuni) diventa un punto di accesso a disposizione della community dei clienti che possono sfruttarlo sui propri smartphone, offerta di telefonia mobile come Mvno (operatore virtuale) con l’arrivo del 4G entro fine anno.
E quindi, in questoi contesto, si inserisce il nuovo piano. A fine piano sarà presente in 500 città e raggiungerà circa 13 milioni di famiglie e imprese. «Il piano di estensione e upgrade nella sua interezza - ha spiegato ancora Calcagno - prevede investimenti cumulati nel periodo 2017-2020 per 500 milioni, che andranno ad aggiungersi a quelli già messi in conto». L’ad di Fastweb ha ricordato che fino a oggi il gruppo ha già investito circa 9 miliardi nella rete, mettendo a disposizione per investimenti sulla rete ogni anno il 30% del fatturato per investimenti».
Le prime città a essere collegate fino a 200 megabit al secondo saranno Arezzo, Viterbo, Riccione, Rimini, Trento, Massa, Pistoia e Caserta. Il piano prende il via già da lunedì 11 aprile. Per adesso la società utilizza la tecnologia Fiber to the Cabinet (Fttc) «che ci garantisce prestazioni e sviluppo della rete a costi sostenibili - ha spiegato l’ad - in futuro andremo verso la tecnologia Fiber to the Home, che nessuno mette in dubbio sia migliore».
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