Economia

Bonus record per gli addetti Sdf

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Industria

Bonus record per gli addetti Sdf

  • –Luca Orlando

Treviglio (Bg)

«E poi c’è questo, so che è un grafico che vi interessa». Lodovico Bussolati, ad di Sdf, multinazionale delle macchine agricole basata a Treviglio, ha in effetti ragione. Ci interessa guardare quegli istogrammi, che mostrano un premio di risultato ancora una volta rilevante: poco meno di 5mila euro per ciascuno dei 1300 addetti di Treviglio. Per l’Italia è un record, soprattutto considerando che si tratta di un trend consolidato, ormai presente da tempo: in 11 anni ciascun dipendente è riuscito ad incassare premi per quasi 42mila euro, con un integrativo che tiene conto di parametri industriali, redditività di gruppo, continuità lavorativa. Una ricchezza che può essere distribuita - ed è qui il punto focale di interesse - anzitutto perché viene prodotta, risultato di un percorso che parte da lontano. «Adesso - spiega Bussolati - stiamo iniziando a raccogliere i frutti della strategia adottata nel 2011 puntando sul rinnovamento integrale dei prodotti e sull’internazionalizzazione». Svolta avviata attraverso un massiccio piano di investimenti, anzitutto in asset fisici: dai 15 milioni del 2010 si è passati ai 103 dello scorso anno, con 73 milioni di euro dedicati allo sviluppo del prodotto. «Per noi - spiega l’ad - è stato fondamentale completare la gamma nella fascia di alta potenza e grazie a questa scelta riusciamo a crescere anche in Europa». Risultato non banale all’interno di un mercato cedente, stimato in 127mila trattori annui, 20mila in meno rispetto al 2012. Per Sdf (nuovo brand dopo l’abbandono del nome Same Deutz-Fahr) il percorso è stato contrario, con una quota di mercato salita per la prima volta oltre il 12%.

L’altra “gamba” della strategia è quella dei mercati, con un allargamento dell’orizzonte del gruppo grazie ai nuovi investimenti realizzati per stabilimenti in Turchia e Cina. «La produzione estera per i mercati locali - aggiunge l’ad - ha garantito lo scorso anno una crescita rilevante e anche le prospettive sono positive: Cina e Turchia sono state scelte anche perché lì pensavamo di poter partire ad armi pari rispetto ai competitor. E così è stato». La traduzione nel bilancio di queste scelte è conseguente, lineare. Con ricavi lievitati del 14,9% al nuovo massimo storico di 1,4 miliardi di euro e un budget 2016 che inizia ad avvicinare la soglia del miliardo e mezzo, quasi il doppio rispetto a quanto fatturava il gruppo nel 2009. Oggi Sdf, forte di oltre 4mila addetti, ha stabilimenti in Italia, Germania, Francia, Croazia, Turchia, India e Cina. E gli investimenti proseguono, con l’apertura a settembre del nuovo impianto tedesco e il rifacimento completo (20 milioni di euro) dello stabilimento storico di Treviglio. Dove la ricchezza si continua a creare. E a redistribuire.

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