Economia

Siremar passa di mano: acquistata da Società di navigazione siciliana

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Marittima

Siremar passa di mano: acquistata da Società di navigazione siciliana

L’operazione è stata chiusa ieri e già stamattina sono stati stampati i nuovi biglietti. La Siremar passa di mano e, questa volta definitivamente, diventa di proprietà della Società di Navigazione Siciliana Spa (Sns), società di cui fanno parte paritariamente l’Ustica Lines che fa capo a Ettore Morace e Caronte&Tourist che fa capo alle famiglie Franza-Matacena. 

A distanza di quattro anni dalla privatizzazione della compagnia che collega la Sicilia con le Isole minori (380 dipendenti cui si aggiungono gli stagionali e 75 milioni di fatturato di cui 55 milioni da contributi pubblici) si chiude un’operazione molto travagliata. Come si ricorderà la Siremar venne ceduta alla Compagnia delle Isole, società presieduta dall’armatore Salvatore Lauro e di cui è azionista la Mediterranea holding della Regione siciliana: operazione allora resa possibile grazie a una fideiussione della Regione, che era guidata da Raffaele Lombardo, di circa 30 milioni.  Ma la fideiussione venne considerata dai giudici (prima il Tar e poi il Consiglio di Stato) un aiuto di Stato e la gara venne annullata. Con la formalizzazione della cessione a Sns, esce di scena la Regione siciliana.

L’operazione, che era stata annunciata qualche settimana fa da Morace, è stata chiusa per 55,1 milioni e prevede che i soci di Sns si occupino, secondo le loro specifiche competenze, dei collegamenti con gli aliscafi (Ustica Lines) e del segmento traghetti (Caronte&Tourist). «È giusto - dice Vincenzo Franza - che ognuno si occupi delle cose che sa fare meglio».

Nei giorni scorsi è stato anche raggiunto l’accordo sindacale e oggi i soci di Sns ribadiscono:«Concentreremo il nostro impegno, da subito, per rendere efficace l'intera flotta ex Siremar per garantire il massimo dell'impegno e ottimizzare il servizio sulle tratte siciliane». Snc ha comunicato che verranno garantiti i servizi precedentemente gestiti da Siremar e tutte le attività già poste in essere, sia per la flotta navale che per i mezzi veloci mentre il piano industriale, di cui si è parlato nelle settimane scorse, prevede l'immissione immediata in servizio di 4 aliscafi, il rinnovo della flotta, l’ottimizzazione degli orari.

«Sono al primo giorno di scuola - è il commento di Morace -, finalmente si è chiusa una lunga vicenda. Ora ci aspetta un enorme lavoro per migliorare la flotta. Nessuno è stato licenziato. Siamo soddisfatti e contenti».

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