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Dossier I fratelli Campana: facciamo incontrare primitivismo e tecnologia

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Dossier | N. 35 articoliSalone del Mobile 2016

I fratelli Campana: facciamo incontrare primitivismo e tecnologia

C'è anche la firma dei fratelli Campana nella nuova collezione di Alpi, uno dei marchi leader nella produzione di superfici decorative. I designer brasiliani hanno realizzato due nuovi tranciati che «parlano la lingua della nostra terra»: Alpi Piaçava e Alpi Pirarucu, ispirati ai colori della foresta amazzonica. Ne parliamo con Humberto (1953), primogenito nel duo formato insieme a Fernando (1961).

L'ispirazione per le texture dei due tranciati arriva dall'Amazzonia.
Questo è un progetto che io definisco territoriale perché è ispirato a fauna e flora del Brasile. Attraverso la possibilità di creare nuovo materiale si fa una ricostruzione della natura. L'idea è stata prima di raffigurare la conformazione delle pelle del Pirarucu, che in linguaggio indigeno significa “pesce rosso”: è uno degli esemplari d'acqua dolce più grandi al mondo, tipico del Rio delle Amazzoni. Il secondo passaggio è stato quello di riprodurre la piaçava, una palma da cocco da 15 metri: le sue fibre sono note per essere particolarmente resistenti e si usano, nel nord del Paese, come copertura dei tetti. Da lì deriva la textura filamentosa che si vede sul legno.

Insomma: radici ben piantate nella terra d'origine?
A me piace dire che il primitivismo incontra l'alta tecnologia. Ci ispiriamo ai colori e alle sfumature della nostra terra ma la facciamo incontrare con la grande produzione e con tecnologie sempre più sofisticate. Quanto alla sostenibilità, ricordiamoci che stiamo lavorando con legni industriali, fatti in grande scala, non con alberi della foresta.

Quali sono i paesi emergenti? Quelli che consigliereste a un giovane designer o a chi vuole investire sul settore.
Vedo che si stanno aprendo nuove rotte soprattutto in Asia, come in Vietnam: fa un certo effetto se si considera la storia del paese e le sue eredità. Magari il prossimo passo potrebbe essere Cuba, dopo il disgelo con gli Stati Uniti. Comunque non è solo una questione di mercato più o meno aperto: stanno proprio cambiando i gusti della clientela. Così è successo anche in Brasile, nei suoi ultimi 10 anni. C'è tuttora una buona energia creativa, in interesse per capire e investire sul design. Anche se, purtroppo, si stanno pagando le conseguenze della crisi.

I fratelli Campana guardano al design italiano e, in particolare, a Milano?
Beh, prima di tutto qui a Milano c'è il Salone del mobile: uno dei più grandi eventi al mondo per il settore. Ma non dimentichiamo le tecnologie, la storia del design italiano, dagli anni '50 del secolo scorso in poi. Io, quando insegno, dico sempre di venire qui in Italia perché il mercato e le aziende sono aperti alle sfida. A innovare e accettare le innovazioni.

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