Economia

Da distretti e startup la spinta al rilancio del Nord-Est

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Monitor intesa sanpaolo

Da distretti e startup la spinta al rilancio del Nord-Est

Una alta percentuale di startup: in Trentino Alto Adige 1,79 per ogni mille imprese attive, la quota più alta in Italia, ma anche il Friuli Venezia Giulia, con 1,48, fa meglio della media, ferma a 1,07. Anche da qui riparte il Nordest; il dato è contenuto nel Monitori dei distretti di Intesa Sanpaolo, che ha messo sotto osservazione tutti i fattori di forza e debolezza.

A cominciare ovviamente dai distretti, che restano il primo motore economico delle tre regioni. Sul totale della produzione di ciascuno territorio, l’export proveniente dai distretti vale il 42,6% in Veneto, dove ci sono province come Belluno che arriva al 73,1% grazie all’occhialeria, e Vicenza e Treviso intorno a quota 50 per cento. Per l’Italia il dato medio è 23 per cento. Nel 2013 le vendite all’estero dei distretti sono salite nelle tre regioni del 6,2%, con un record di Trento e Bolzano (+10%, il massimo storico dopo i minimi del 2009, mentre l’Italia ha segnato +4,2%). Inferiore il risultato del Friuli VG (+3,6%), ma con buone performance del mobile di Pordenone (+5,9%) e prosciutto di San Daniele (+48,7%).

L’avanzo commerciale dei distretti triveneti è pari al 71% del manifatturiero delle tre regioni, e al 19% del manifatturiero italiano. E mentre dal 2002 al 2007 l’export delle tre aree era inferiore alla media italiana, il periodo 2007-2015, includendo anche il crollo del 2009, vede il Triveneto - e il Veneto in particolare - superare la media nazionale. Fra chi ha recuperato i livelli pre crisi ed è cresciuto primeggiano le carni di Verona e il prosecco di Conegliano Valdobbiadene, seguiti dall’occhialeria. Ancora in difficoltà mobile d’arte del Bassanese, marmo e granito della Valpolicella, mobili in stile di Bovolone e tessile e abbigliamento del Trevigiano.

Se si guarda al periodo 2012-2015 l’evoluzione cumulata delle esportazioni venete (17%) e trivenete (16,1) ha battuto la concorrenza tedesca. Il vero gap, ma a nostro sfavore, si trova guardando al Pil: un andamento pressoché sovrapponibile fra Veneto, Italia e Germania fino al 2007, poi una forbice che - fatto 100 il valore del 2000 - ha portato il Pil tedesco a 118, quello veneto a 99,9, quello italiano a 99,5. La curva italiana ha mostrato un vero crollo sul fronte degli investimenti: fra 2009 e 2015 cresciuti del 17,4% in Germania, calati del 20,1% in Veneto. «Ci sono stati anni in cui la differenza di tassi fra un finanziamento in Italia e in Germania rendeva più che comprensibile questo dato - spiega Renzo Simonato, direttore per le tre regioni di Intesa Sanpaolo - Ora le condizioni sono cambiate, lo squilibrio si è attenuato grazie alle mosse della Bce, e lo sconto fiscale sugli ammortamenti dovrebbe incidere proprio sulla capacità di rinnovamento degli impianti e dei macchinari». L’istituto ha deciso di concedere nella stessa percentuale, 140%, un finanziamento bancario: 100% per gli acquisti e 40% in linee commerciali.

«La vitalità del Nordest si dimostra nel confronto con la media nazionale, e i dati ci dicono che le realtà inserite in un distretto hanno performance ancora più elevate» sottolinea Gilberto Muraro, presidente Cassa di Risparmio del Veneto. Proprio nei distretti si sta affermando una nuova generazione di medie imprese (cioè con fatturato fra 10 e 50 milioni di euro): sono quelle con la migliore evoluzione del fatturato, e segnalano una produttività del lavoro in aumento. Quanto alle nuove leve, le startup - monitorate dal Centro studi fin dal 2012, quando è stato attivato il registro per le iscrizioni - le startup saranno anche piccole, ma in due anni il loro fatturato è cresciuto del 73,1%, contro il -1,9% del totale delle imprese di pari dimensioni. Le aziende a forte tasso di innovazione sono anche quelle con la maggiore quota di immobilizzazioni immateriali (17,1% sul totale dell’attivo, contro lo 0,8% del totale imprese): vale a dire che proprio qui nascono brevetti e vengono ottenute certificazioni capaci di gettare le basi di una crescita.

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