Economia

In Calabria la banda larga fa assumere 250 disoccupati

  • Abbonati
  • Accedi
TLC E LAVORO

In Calabria la banda larga fa assumere 250 disoccupati

La banda larga apre nuove prospettive in Calabria per 250 disoccupati. Un protocollo di intesa, siglato qualche giorno fa a Catanzaro, dà sbocco ai percettori di ammortizzatori del settore delle telecomunicazioni in una delle aree più cablate d’Italia. Uno stimolo all’occupazione in un’area fortemente colpita dalla crisi.

Considerata la criticità del territorio, l’accordo, sottoscritto da Infratel (società che opera per il ministero dello Sviluppo economico), sindacati e Regione, prevede che la clausola sociale per l’occupazione, fissata dal Governo al 10%, venga raddoppiata: «L’impresa che vincerà l’appalto dovrà assumere il 20% dei percettori di ammortizzatori, raddoppiando quanto disposto dal patto nazionale», spiega Federica Roccisano, assessora regionale al Lavoro.
Dai dati Infratel sulla banda larga, risulta che in Calabria sono stati realizzati finora 758,2 km di strutture per l’Internet veloce (fra i 2 e i 20 Mbps in download), attivati 7 accordi di programma, raggiunti 1.570.39 cittadini, 117.006 imprese. Entro quest’anno, tutti i comuni saranno connessi al sistema. «Così si i ricostruisce una filiera manifatturiera travolta dalla crisi», ha dichiarato il presidente di Infratel Italia Domenico Tudini.
Il protocollo per la legalità e l’occupazione, già a livello nazionale, ha ottenuto il parere favorevole dell’Autorità anticorruzione: le aziende coinvolte nelle opere si impegnano al rispetto della legalità e al contrasto del lavoro irregolare, obbligando alla trasparenza anche le imprese sub-appaltatrici. Per le assunzioni, priorità a personale in cassa integrazione straordinaria, in mobilità o in disoccupazione. Un osservatorio monitora da nord a sud la concreta applicazione degli impegni.
Intanto, il Governo accelera sui programmi per la Strategia italiana per la banda larga nelle aree meno sviluppate del Paese (7mila comuni, 8,8 milioni di famiglie e 19 milioni di italiani). Disponibile un fondo dello Stato finanziato per 4,9 miliardi con una delibera del Cipe: dei 3,5 stanziati, 2,2 miliardi sono già destinati alle aree “a non interesse di mercato”. Da Perugia è appena partito il progetto “Banda larga ovunque”. Interessate 224 città, grazie a un investimento di Enel di oltre due miliardi e mezzo di euro.

© Riproduzione riservata