Economia

Scompare Giampaolo Ferrari, imprenditore e filantropo

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addio all’«ingegnere»

Scompare Giampaolo Ferrari, imprenditore e filantropo

  • –di Augusto Grandi

«Crescere. Sempre. Comunque». Era il motto creato da Giampaolo Ferrari, amministratore delegato della Comoli Ferrari, azienda novarese che opera nei settori della distribuzione e produzione di materiale elettrico, cavi e automazione. Con la scomparsa di Ferrari – spiegano Fabio Ravanelli ed Aureliano Curini, rispettivamente presidente e direttore dell’Associazione industriali di Novara – «scompare una figura di imprenditore ammirevole, di cui vogliamo ricordare, con riconoscenza, lo spirito innovativo, la lungimiranza e la generosità».

E aggiungono che la morte di Ferrari rappresenta una grave perdita per il territorio novarese, «al cui sviluppo, economico e sociale, ha dato un contributo significativo ed esemplare».

L’Ingegnere, così era chiamato in azienda, è stato protagonista – insieme al fratello Giuseppe – di una grande crescita dell’azienda di famiglia, in cui aveva iniziato a lavorare nel 1970. Uno sviluppo continuo, sia per linee interne sia grazie a una serie di acquisizioni mirate. Basti ricordare l’acquisizione della Bernasconi di Varese nel 2003, della Cisa di Genova nel 2006, della Gdt di Milano nel 2009. E a gennaio di quest’anno è stata la volta del gruppo Mauri di Trezzo sull’Adda (Milano). Un’operazione, quest’ultima, che ha consentito al gruppo novarese di completare la copertura della Lombardia, di avviare l’ingresso in Veneto e di ampliarsi in Emilia Romagna. Complessivamente Comoli Ferrari è diventata una realtà con 114 filiali, più di mille dipendenti e 140 collaboratori per un fatturato di 380 milioni di euro. E la Comoli Ferrari, dopo essersi affermata in Italia, è cresciuta anche all’estero, dalla Svizzera al Marocco.

Ma Giampaolo Ferrari non è stato soltanto un grande uomo di impresa. La sua attenzione agli aspetti sociali non è mai mancata, nell’azienda e fuori. Di fronte ad un mercato che, dal 2008, ha registrato una flessione del 30%, l’Ingegnere non ha mai licenziato nessuno, garantendo il lavoro anche agli addetti entrati nel gruppo con le acquisizioni. Una scelta che si è rivelata vincente, con una quota di mercato salita dal 3,5 all’8%.

E fuori dall’azienda Giampaolo Ferrari si è dedicato alle associazioni di categoria, ha ideato la Fiera Elettrica, è stato una figura di rilievo nella Banca Popolare di Novara. E poi l’attenzione nei confronti dei più deboli con l’organizzazione di eventi benefici, con le attività di volontariato e, attraverso i Lions, con le iniziative a favore dei disabili. Senza dimenticare la sua passione per lo sport, da praticante e da tifoso, con una sponsorizzazione della squadra di calcio della sua città.

La guida dell’azienda passa ora a suo figlio Paolo e alle nipoti (figlie del fratello) Margherita ed Anastasia. I funerali si svolgeranno a Novara, nella chiesa di San Martino, domani, mercoledì 20, alle 15,30.

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