Nel franchising del cibo biologico sono certamente stati i pionieri. E ora, dopo la recentissima inaugurazione, in via Washington a Milano, del punto vendita numero 200, il gruppo EcorNaturaSì può guardare con soddisfazione al bilancio di un'avventura partita una trentina di anni fa con Ecor (divenuto nel tempo il maggior distributore all'ingrosso di prodotti biologici e biodinamici nel comparto specializzato) e proseguita poi, dal 2009, con la fusione tra Ecor e la catena di negozi del bio NaturaSì. Un “matrimonio” che ha portato il gruppo ad espandersi con nuovi punti vendita, in particolare al Nord, ma con presenze significative anche al Centro e al Sud.
I dati 2015 del gruppo EcorNaturaSì confermano il valore dell'intuizione avuta sul mercato del bio, settore che, in questi anni, ha mantenuto, nonostante la crisi, il segno più. Il fatturato consolidato 2015 del gruppo EcorNaturaSì si è attestato a 330 milioni di euro, con una crescita del 15% sull'anno precedente, mentre il fatturato della rete dei negozi NaturaSì ha raggiunto quota 258 milioni, con un crescita superiore al 15%. Dei 200 punti vendita di EcorNaturaSì, una parte è a gestione diretta, altri sono a gestione mista e una sessantina sono in franchising. Con molte richieste di nuova adesione.
Ora, forti del successo avuto e, come osserva il direttore generale Roberto Zanoni, anche con la consapevolezza di qualche errore fatto, le energie del gruppo vengono focalizzate in due direzioni: la qualità del prodotto da un lato, la formazione di titolari di negozio e addetti alla vendita e la selezione di aspiranti all'affiliazione dall'altro. «Abbiamo molte richieste - spiega Zanoni – ma vogliamo essere certi della convinzione profonda verso il biologico in chi lavora con noi, affiliati compresi».
Per gli affiliati, che per l'apertura di un negozio investono circa 300mila euro, è prevista una formazione tecnica di 2 mesi nei negozi del gruppo; se si tratta di addetti ai punti vendita, la formazione dura 6 settimane. Poi ci sono corsi specifici sui rapporti con i clienti, sulla gestione dei diversi banchi (frutta e verdura, formaggi eccetera). Infine, ci sono anche i corsi online.
Nella logica di offrire un servizio focalizzato sulla qualità e sulla tutela della salute, spiega il direttore generale, il gruppo punta poi a costruire “ponti” tra produttore e consumatore, al fine di avere una qualità certa e un giusto prezzo, più conveniente per il cliente, ma remunerativo per il produttore. «Così si va verso il vero biologico», osserva Zanoni. Una testimonianza di successo di questo corso è il negozio-ristorante aperto alla Zelata di Bereguardo (Pavia), nel Parco del Ticino, all'interno dell'azienda agricola biodinamica Cascine Orsine, che all'ingresso mette in bella mostra tutti i propri prodotti: farine, risi, pasta da grani vari, formaggi, verdure. E, nel negozio e al ristorante, si fa la fila.
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