Nidec Asi, la vecchia Ansaldo Sistemi Industriali rilevata quattro anni fa dal gruppo giapponese Nidec, si aggiudica una commessa in Russia da 125 milioni in virtù della quale produrrà e ingegnerizzerà 244 motori elettrici per il settore oil & gas. Un’operazione con ricadute occupazionali tutt’altro che trascurabili nel nostro Paese, se consideriamo che porterà con sé 150 assunzioni nel sito di Monfalcone per il biennio 2016-2017. Ma andiamo con ordine. Nidec Asi ha sottoscritto un accordo di partnership con Rem (acronimo di Russian Electric Motors, joint venture tra le aziende russe Transeft e Konar) a seguito del quale fornirà prodotti, know how e servizi di manutenzione necessari alla realizzazione di 244 motori elettrici che saranno installati sulla rete di Transneft, colosso moscovita della distribuzione petrolifera che in questo modo va radicalmente a modernizzare il parco motori attivo sui sistemi di pompaggio delle proprie pipeline attuali, contribuendo a migliorarne la produttività e l’efficienza energetica. L’accordo prevede particolarissime soluzioni di ingegneria che rispettano le normative internazionali e quelle specifiche russe, per la realizzazione di motori fino a 8 megawatt di potenza, adatti al funzionamento anche a 60 gradi sotto zero, con famiglie di prodotto ad alta efficienza.
Sempre all'interno della partnership c'è anche la progettazione di una fabbrica per la produzione locale a Chelyabinsk, ai piedi della catena montuosa degli Urali, la cui prima pietra è stata posta pochi giorni fa dal primo ministro Dimitrij Medvedev. Nidec Asi garantirà anche la formazione tecnica allo staff degli impianti. Una volta ultimata, la fabbrica continuerà a servire il mercato nazionale russo. L'operazione porta la costola italiana del gruppo giapponese - che nelle sedi di Milano, Genova, Montebello Vicentino e Monfalcone dà lavoro a circa 500 persone – a continuare un percorso di crescita che ha visto il proprio portafoglio ordini balzare su del 60% in due anni, sino ad attestarsi a quota 400 milioni di dollari nell'anno in corso. Cifra importante rispetto al fatturato mondiale del gruppo Nidec nel segmento industria che è pari a 2 miliardi (a livello complessivo, invece, la conglomerata giapponese occupa 100mila addetti e fattura 10 miliardi di dollari). «La partnership con Russian Electric Motors – spiega Giovanni Barra, ceo di Nidec Asi – rappresenta una sfida importantissima per la nostra azienda, portata a coronamento dal grande lavoro che quotidianamente svolgiamo a livello di team». Ma le tensioni diplomatiche tra Ue e Russia non hanno creato difficoltà sull'asse Nidec Asi-Rem? «Assolutamente no», risponde Barra. «In determinati segmenti di produzione l'eccellenza italiana ha una credibilità più forte di qualsiasi contingenza politica»