La conferenza dei servizi per Bagnoli (Napoli), che si è riunita per la seconda volta e che avrebbe dovuto dare il via alle gare d'appalto per la messa in sicurezza e il ripascimento della spiaggia, si è conclusa con un cambio di programma e la necessità di modificare il progetto.
Una necessità dopo che l'Arpac ha presentato infatti una propria relazione sulla base di analisi che la Procura della Repubblica di Napoli aveva commissionato nel 2014 e solo da pochi giorni secretata. Le analisi sull'arenile hanno rivelato infatti una diffusa contaminazione da idrocarburi e in piccola parte da metalli. Una situazione, insomma, che impone di rivedere il progetto.
Invitalia (soggetto attuatore degli interventi a Bagnoli) in sintonia con il commissario di governo Salvo Nastasi e con l'intera cabina di regia, aveva previsto la messa in sicurezza di alcune aree del vasto arenile nord, solo laddove il tessuto di protezione, già collocato dal precedente Commissario di governo nel 2008, si era rotto. E in seguito avrebbe previsto il ripascimento della sabbia per almeno 50 centimetri. Oltre alla realizzazione di docce e gabinetti. Un piano da 550 mila euro che si contava di poter completare entro luglio al fine di rendere la spiaggia fruibile per l'estate.
Dopo la presentazione delle analisi del 2014 si rende necessario un intervento più ampio di messa in sicurezza con la sostituzione dell'intero tessuto posto a protezione dell'arenile. Tale sistema dovrebbe consentire di isolare la parte superficiale di sabbia dagli strati inferiori che sono inquinati. Di fronte a tutto ciò Invitalia si è impegnata a rimediare in pochi giorni. Si tratta comunque _ precisa Marinella Vito dell'Arpac di interventi da compiere in attesa che si proceda con la bonifica vera e propria. E va anche chiarito che anche quando l'arenile sarà messo in sicurezza e inaugurato entro l'estate come più volte annunciato anche dal presidente del consiglio - i cittadini che vorranno frequentarlo potranno solo passeggiare e prendere il solo poiché il mare antistante resta inquinato e non balneabile.
Quanto al piano di caratterizzazione dei suoli (da un milione di euro), oggetto della precedente conferenza dei servizi del 14 aprile, è stato proposto da Invitalia stessa un supplemento di progettazione per estendere tale valutazione all'area marina. Solo al termine potranno partire le due gare internazionali previste.
© Riproduzione riservata