
Esaote, il gruppo specializzato in apparecchiature biomedicali fondato da Carlo Castellano, torna all’utile e presenta la nuova sede, sulla collina genovese degli Erzelli. Si prepara, inoltre, a inaugurare un nuovo sito produttivo, a Genova Multedo, dove saranno costruiti gli apparecchi di risonanza magnetica. A illustrare il nuovo corso dell’azienda, che dispone di centri di produzione e ricerca in Italia e Olanda (a Genova, Firenze e Maastricht) nonché di 14 sedi internazionali nel mondo, sono il presidente, Paolo Monferino, e il ceo, Karl-Heinz Lumpi. «A dicembre di quest’anno – spiega il primo – sarà pronto il nuovo stabilimento di Genova Multedo che nasce da una ex fonderia. Si tratta di un’operazione intorno ai 15 milioni di euro. La parte edile di ristrutturazione è stata eseguita dalla Coop, che è proprietaria dell’edificio e che ha investito circa 10 milioni. Noi stiamo realizzando le linee di produzione, con un investimento di 5-6 milioni».
In quello stabilimento, prosegue Monferino, «costruiremo apparecchiature per le risonanze magnetiche di piccole dimensioni: vengono realizzate per specifiche parti del corpo e costano tra i 100mile e i 400mila euro. Molto meno di quelle full-body, che valgono da uno a due milioni. Tra l’altro, queste apparecchiature più piccole attualmente sono molto richieste sia dai medici, per i loro studi, sia dagli ospedali, che non hanno più disponibilità di spesa molto alte». Nel sito di Multedo si trasferiranno, da dicembre, i 70 addetti che oggi lavorano alle risonanze nella ormai datata sede Esaote di via Siffredi. Un sito, dice Monferino, «dove, a causa della struttura del ciclo produttivo, esistevano problemi di competitività. Tanto che i precedenti amministratori intendevano dare quelle attività in outsourcing. Una scelta che, invece, sarebbe stata un errore. Con la fabbrica di Multedo, infatti, avremo un abbattimento dei costi fino al 20%».
La nuova sede agli Erzelli, poi, è il risultato di un investimento tra i 2,5 e i 3 milioni. «Esaote – aggiunge Monferino - oggi vuol dire ultrasuoni, risonanza magnetica dedicata, information technology per la sanità e anche interventistica. Siamo cresciuti nel mondo e abbiamo raggiunto i 1.250 dipendenti (650 in Italia, ndr). Confermiamo Genova come nostro quartiere generale, mentre Firenze sarà sempre di più un centro di eccellenza per la produzione di sonde e verrà potenziato come unico e grande hub operativo, da cui partiranno tutti i sistemi prodotti dal gruppo con destinazione il cliente finale. Infine Maastricht rafforzerà il suo ruolo di centro per le attività Medical It e di analisi quantitativa».
I dati 2015 relativi al consolidato di gruppo, approvati dall’assemblea degli azionisti, indicano ricavi pari a 280,1 milioni; erano 262,3 dell’esercizio precedente (+6,8%). L’Ebitda del periodo è a 37,3 milioni, contro 30,8 al 31 dicembre 2014. Il risultato prima delle imposte evidenzia un utile di 4,5 milioni, a fronte di una perdita di 5,9 nel 2014. L’assemblea di Esaote ha inoltre registrato l’uscita dal cda di Carlo Castellano, «dopo 35 anni dedicati alla società – ricorda Monferino – come fondatore, ad e presidente». Il gruppo biomediacle è controllato, con il 47,99% delle quote, da Ares Life Sciences, fondo svizzero che fa capo alla famiglia Bertarelli.
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