Economia

Firmato il decreto per la pesatura dei container e la fase transitoria

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Firmato il decreto per la pesatura dei container e la fase transitoria

Sono stati fissati i criteri per la pesatura dei container che devono essere caricati sulle navi. Il comandante generale delle Capitanerie di porto, ammiraglio Vincenzo Melone, ha firmato il decreto dirigenziale che, si legge in una nota, «detta, dal 1° luglio 2016, i criteri e le norme tecniche di applicazione dei nuovi emendamenti Solas relativi alla sicurezza della navigazione in mare e delle navi adibite a trasporto dei container».

La normativa in questione, voluta dall’Imo (International maritime organization), nasce dopo che alcune portacontainer si sono spezzate in viaggio, perché imbarcavano contenitori più pesanti di quanto nominalmente dichiarato; e impone che, da luglio, tutti i contenitori siano pesati con un sistema certificato prima di essere caricati a bordo. Le nazioni di tutto il mondo, però, salvo alcuni casi particolari, come ad esempio l'Uk, sono indietro rispetto all'adeguamento alla norma e nessuna ha chiesto proroghe nei tempi previsti dall’Imo.

Da parte sua, il ministero dello Sviluppo economico italiano, rifacendosi a una serie di leggi nazionali sugli strumenti per pesare, ha reso noto che i container, da noi, devono essere pesati con pese a raso e con una tolleranza massima di circa 20 chili. Un’indicazione, secondo gli operatori, molto limitante che sarebbe giustificabile se la pesatura fosse necessaria per una transazione commerciale. Ma non lo è per il carico di una nave, che permette tolleranze ben più alte.

Il rischio è che all’entrata in vigore della norma, per difficoltà di pesatura, si crei un blocco logistico della catena dei container in export. Per questo il decreto appena firmato dalla capitaneria prevede, sottolinea la nota, «un adeguato periodo transitorio fino al 30 giugno 2017, finalizzato ad una graduale implementazione dei processi di pesatura».

Si introduce, insomma, «il concetto di tolleranza sui criteri di pesatura dei container, individuando un periodo transitorio fino al 30 giugno 2017, durante il quale per la determinazione della massa lorda verificata del contenitore potranno essere utilizzati anche strumenti diversi da quelli regolamentari, purché l’errore massimo non sia superiore a due volte e mezzo quello previsto per la stessa tipologia di strumenti approvati e, comunque, che non superi i 500 chilogrammi». Gli operatori, però, appaiono perplessi sia sull’entità della tolleranza decisa, sia sulla durata della transitorietà della norma e in merito a quello che succederà al termine del periodo transitorio.

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