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Rimini nuova capitale del business musicale «made in Italy»

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Rimini nuova capitale del business musicale «made in Italy»

(Marka)
(Marka)

È un made in Italy che dà lavoro a 40 aziende e a 1.200 occupati diretti con un giro d’affari di 600 milioni quello che si è dato appuntamento nel week-end a Rimini in occasione di “Music inside Rimini”, la nuova manifestazione del quartiere fieristico romagnolo dedicata al mondo delle tecnologie suono, luci e video professionali.

La produzione di impianti e attrezzature per spettacoli ed eventi musicali è un’industria in cui il nostro Paese occupa storicamente una posizione di leadership mondiale – nonostante la forte concorrenza cinese abbia falcidiato il business nell’ultimo decennio – con prodotti di altissima qualità, soprattutto nell’illuminotecnica, negli altoparlanti, nell’audio. Ma sotto i riflettori della tre giorni riminese e al richiamo del made in Italy c’è tutta l’industria del divertimento e dello spettacolo dal vivo riunita per il fine settimana tra i padiglioni e le spiagge. La movida muove ogni anno un giro d’affari da oltre 70 miliardi di euro in Italia garantendo 1,4 milioni di posti di lavoro, tra discoteche e locali notturni, cinema, teatri, bar e ristoranti. Frequentati abitualmente – calcolano Confcommercio, Fipe e Silb – da 16 milioni di italiani, ovvero coloro che almeno una volta alla settimana escono per locali, club e spettacoli (i frequentatori saltuari si stima siano 29 milioni).
Di fronte a questi numeri e in virtù del ruolo di capitale del divertimento europeo storicamente riconosciuto a Rimini, la società fieristica ha deciso di lanciare la nuova scommessa MIR Music inside Rimini - Innovation, Technology, Light & Sound. Prima edizione, quella aperta da oggi e fino a lunedì, di un evento che ha diverse anime: la parte B2B, la più classica kermesse delle tecnologie del settore ma con la novità di una formula dal vivo, il “Live Technology Show” in cui le ultimissime tecnologie luci, audio e video vengono presentate agli addetti ai lavori in un contesto interattivo con spettacoli di suoni e laser di grande fascino per tutti; la parte di pura fruizione musicale per gli appassionati di ogni genere, potendo spaziare all’interno dei padiglioni dalla canzone italiana d’autore ai laboratori di musica elettronica; fino alle performance dal vivo del gotha del deejaying internazionale.
«Torniamo a dare amplificazione a un settore al centro del nostro impegno per i risvolti sia economici che sociali, con un format che raccoglie le più diverse sfaccettature dell’intero sistema», afferma il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni, al taglio del nastro assieme all’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, e al sindaco di Rimini Andrea Gnassi. «Dopo i fasti del passato oggi Rimini gioca la carta dell’innovazione. Non in forma nostalgica, ma guardando al futuro per essere il punto di riferimento della nuova filiera e delle nuove tecnologie dell’intrattenimento», aggiunge l’assessore regionale Corsini.

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