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Tornano le aperture serali a Pompei ed Ercolano: tour di tre ore da stasera

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Tornano le aperture serali a Pompei ed Ercolano: tour di tre ore da stasera

Visite serali tutti i sabati a Pompei ed Ercolano a partire da stasera. È il frutto di un accordo che la Soprintendenza speciale dei siti archeologici vesuviani ha sottoscritto con i sindacati due giorni fa.

Nel programma sono previste aperture serali straordinarie di tre ore in continuità, tutti i sabati dal 7 maggio al primo ottobre, dalle 20 alle 23, per i siti archeologici di Pompei ed Ercolano. L’iniziativa il 21 maggio sarà poi estesa anche ai siti di Oplonti e al Museo Antiquarium Boscoreale per la celebrazione della «Notte Europea dei Musei». Il costo del biglietto è 2 euro per le viste serali dal 7 maggio al primo ottobre, mentre il 21 maggio varrà la promozione da un euro.

Nel dettaglio, a Pompei viene proposta una visita che inizia da Porta Marina e prosegue lungo il vialetto antistante l’Antiquarium con sosta e proiezione sul muro sottostante la terrazza per poi interessare i locali della Villa Imperiale preparati con allestimento dell’epoca, la visita continua all’Antiquarium e al Visitor Center con sosta e proiezioni, laddove si potrà ammirare la Mostra «Per grazie ricevuta». Il percorso continua lungo il Viale delle Ginestre fino ai Teatri. Nel Teatro Piccolo verrà proiettato un filmato per il pubblico seduto nella cavea. Il programma di Ercolano propone la visita del Padiglione della Barca (uno dei reperti simbolo dell’antica città), con percorso alla Rampa Martusciello-Fornici e la Terrazza di Nonio Balbo. In via del tutto straordinaria, per la «Notte Europea dei Musei», a Pompei sarà consentita la visita libera agli scavi, con accesso da piazza Anfiteatro. Nell’area sud-orientale del sito si potrà ammirare la Mostra permanente sui rinvenimenti di Moregine, posta nel lato meridionale della Palestra Grande, la mostra temporanea «Egitto-Pompei», la mostra «Mito e Natura» nella Piramide dell’Anfiteatro, la Casa di Loreio Tiburtino, la Casa della Venere in Conchiglia e i Praedia di Giulia Felice.

«Un evento di buona rilevanza per l’immagine delle aree archeologiche – spiegano dal versante sindacale l’rsu Antonio Pepe e Maria Rosa Rosa di Uil – che dovrebbe rientrare nella quotidianità estiva, al fine di favorire l’incremento di visitatori e rafforzare il soggiorno turistico per lo sviluppo dell’indotto economico di tutto il terziario del territorio».

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