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Pedon apre uno stabilimento in Argentina

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Storie d'impresa

Pedon apre uno stabilimento in Argentina

MILANO

Dopo Cina, Etiopia ed Egitto, il gruppo Pedon rafforza le batterie in Argentina. E medita lo sbarco negli Stati Uniti e in India.

La multinazionale vicentina ha inaugurato a Rosario de la Frontera il nuovo sito produttivo di Acos, più grande e moderno del precedente. L’investimento è stato di 2,5 milioni di dollari e spinge la società Acos Argentina al terzo posto per quantità esportate di legumi: compresa tra il 10 e 15% della produzione nazionale. Si stima un fatturato di 15 milioni di dollari.

Pedon ha il 40% di Acos Argentina «ma ora abbiamo in corso - sottolinea Romeo Pedon, ad di Pedon Group - un’operazione di consolidamento delle nostre quote nelle società estere che ci porterà, entro il 2016, ad acquisire il 70% di ciascuna; il resto rimarrà ai partner locali». Della società produttiva in Asia e in Egitto, Pedon Group ha già il 100% attraverso Acos, quindi l’aumento di quota riguarda solo Acos Etiopia (oggi al 51%) e Argentina.

«Lo stabilimento sudamericano - aggiunge l’imprenditore veneto - ha una capacità produttiva di 18mila tonnellate l’anno di cannellini, fagioli e ceci. Gli argentini hanno una dieta decisamente sbilanciata sulla carne e il consumo di legumi è minimo. Quindi la produzione è totalmente destinata all’industria conserviera e di surgelazione di Unione europea, Nord Africa, Medio oriente e Sud America».

Le prossime tappe? «Abbiamo un progetto produttivo per gli Stati Uniti: gli americani stanno lentamente modificando la loro dieta molto orientata su hamburger e patatine fritte a favore di prodotti vegetali. Viceversa in India, dove sono in gran parte vegetariani, il mercato è talmente vasto da meritare attenzione».

Pedon Group è controllato dall’omonima famiglia e nel 2015 ha chiuso il bilancio 2015 (termina a giugno) con ricavi consolidati per 100 milioni di euro «e un Ebitda del 10% delle vendite - precisa Pedon -. In questo esercizio i ricavi supereranno i 100 milioni mentre l’Ebitda è in lieve crescita». Nel bilancio 2014 (ultimato depositato) la posizione finanziaria netta del gruppo veneto era negativa per 20,4 milioni (30,7 milioni l’esercizio precedente).

Pedon dichiara una quota di mercato in Italia nel settore dei cereali, legumi e semi di oltre il 50% e un export che incide per il 40%. Oltre la metà del fatturato dell’azienda, circa 63 milioni, è destinato al settore retail e alla grande distribuzione, sia a marca privata sia a marchio proprio.

«Con le società all’estero - conclude Pedon - non abbiamo delocalizzato: anzi negli ultimi anni gli addetti sono volati a 600. E anche nel corso di quest’anno abbiamo assunto una trentina di persone».

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