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Club Med punta su tre regioni

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Turismo

Club Med punta su tre regioni

Sicilia, Sardegna e Piemonte. Tre fronti aperti per Club Med che punta ad ampliare l'offerta in Italia. In un caso su tre, dopo anni, sembra si sia arrivati al dunque. Parliamo di Cefalù e del progetto da 75 milioni per la ristrutturazione e il rilancio del vecchio villaggio Club Med vicino a Palermo. Entro fine mese dovrebbero partire i lavori di demolizione, primo passo verso la riqualificazione della struttura destinata a diventare, secondo i piani di Club Med, acquistato dai cinesi di Fosun a inizio 2015, un “5 Tridenti” da 600 posti letto. «Entro mercoledì – assicura il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina – rilasceremo la concessione così da garantire che i francesi possano avviare l'intervento entro fine mese. Abbiamo inoltre approvato in giunta la convenzione urbanistica che stabilisce il quadro entro il quale realizzare i lavori nei prossimi mesi».

Con 4 villaggi in gestione in Italia, a Pragelato e Cervinia, sulle Alpi occidentali, in Sicilia (Kamarina) e in Calabria (Napitia), Club Med vuole rafforzare la su presenza. In Sardegna il focus è il Tanka Village di Villasimius, in passato della galassia Ata-Unipol, di proprietà dell'Enpam (l'Ente previdenziale dei medici) e trasferito, insieme ad altre sette strutture, al fondo Antirion Global Comparto Hotel gestito da Antirion, sgr presieduta da Umberto Di Capua e guidata da Gian Marco Nicelli. Il Tanka dunque è alla ricerca di un nuovo gestore, a partire dalla prossima stagione. Sono almeno sei o sette i soggetti interessati, la trattativa con Antirion è alle battute finali, entro 15 giorni si dovrebbe chiudere. Al centro, le condizioni economiche (locazione e investimenti) dell'assegnazione in gestione, che dovrebbe essere almeno biennale.

Infine il Piemonte, dove i francesi hanno già il villaggio di Pragelato e dove potrebbero rilanciare su una struttura gemella da 450 posti a Sansicario, nel cuore della Via Lattea, sede nel 2006 delle gare internazionali dei Giochi Olimpici invernali. Un progetto stimato in circa 80 milioni. Il dossier è aperto: c'è un tavolo tecnico coordinato da Valter Marin in qualità di presidente della Fondazione XX Marzo a cui fanno capo le strutture sportive realizzate in occasione dei Giochi. Nell'area individuata dai responsabili Club Med c'è la pista da bob realizzata per i Giochi.

I francesi hanno posto due condizioni: l'avvallo politico all'operazione, arrivato a marzo dal presidente del Piemonte Sergio Chiamparino e dal sindaco di Torino Piero Fassino, e la definizione dei tempi necessari per il completamento dell'iter au amministrativo. «Entro maggio – sottolinea Marin – presenteremo il quadro dei tempi e degli step autorizzativi». La partita è aperta: il Piemonte se la gioca con Svizzera e Austria ma ha dalla sua una serie di condizioni favorevoli. A cominciare dal buon andamento di Pragelato, per saturazione e soddisfazione dei clienti.

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