Economia

Grimaldi rilancia sulla Sardegna

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Grimaldi rilancia sulla Sardegna

  • –di Raoul de Forcade

CIVITAVECCHIA (RM) - Il gruppo Grimaldi intende conquistare, nell'arco di un anno e mezzo, il 50% della quota di mercato di traffico passeggeri e merci tra Italia e Sardegna. E per raggiungere questo risultato metterà in campo 14 navi (11 delle quali sono già attive) sulle rotte tra l'isola e il Continente.

Ad annunciarlo è stato ieri a Civitavecchia, Guido Grimaldi, corporate short sea shipping commercial director del gruppo, in occasione dell'inaugurazione della nuova linea che unisce il porto di Roma a Olbia. Una rotta che sarà operata dalla nave per rotabili e passeggeri (ro-ro pax) Cruise Olbia, recentemente acquisita dalla compagnia in Sud America e totalmente rinnovata, con un investimento complessivo di 70 milioni di euro, proprio nell'ottica di una forte espansione sulla destinazione Sardegna. Lunga 204 metri, l'unità, costruita nel 2001, è in grado di trasportare 1.600 passeggeri, 1.900 metri lineari di carico rotabile e 170 auto al seguito. La Cruise Olbia è dotata di 242 cabine, per un totale di 834 posti letto.

«Il gruppo – ha detto Grimaldi – vuole raggiungere il 50% della quota di mercato tra Italia e Sardegna e crediamo di riuscirci entro un anno e mezzo. Vogliamo aumentare il nostro peso sul mercato sardo che soffre per una situazione monopolistica che ha distrutto il traffico tra l'isola e il Continente». Il riferimento è alle compagnie Tirrenia-Cin e Moby, che fanno capo entrambe all'armatore Vincenzo Onorato, e con le quali il gruppo napoletano si sta scontrando duramente sia a livello commerciale sia con il recente ricorso all'Antitrust.
«Nei primi tre mesi dell'anno – ha proseguito Grimaldi - i porti del Nord Sardegna hanno avuto una crescita esponenziale (più 31,4% rispetto allo stesso periodo del 2015, ndr); anche la nostra mission è di crescere in modo esponenziale, con un servizio non sovvenzionato dallo Stato (come lo è, invece, quello di Tirrenia, Ndr). Per raggiungere quota 50% del mercato, dal punto di vista delle navi ro-ro (merci, ndr) siamo a buon punto.

Per quanto attiene ai passeggeri riteniamo di poter raggiungere l'obiettivo entro un anno e mezzo». Per ottenere il risultato, Grimaldi schiera «due navi sulla Genova-Cagliari; una sulla Livorno-Cagliari; due sulla Livorno-Olbia, alla quale se ne aggiungerà una terza; una sulla Civitavecchia-Olbia; due sulla Civitavecchia-Porto Torres; e due sulla Salerno, Cagliari, Valencia. A tutte queste si sommerà un'altra unità ro-ro».
Inoltre, nell'arco di un anno e mezzo, terminerà il noleggio delle unità Amsicora e Bonaria, attualmente “prestate” alla Tirrenia (un accordo stipulato quando ancora non c'erano forti rivalità con Onorato). Le due navi, sottolinea Grimaldi, “torneranno nella nostra flotta e saranno impiegate sempre sulla Sardegna”. Probabilmente su rotte che toccheranno anche i porti di Genova e Savona.

Per completare il progetto industriale sulla Sardegna, il gruppo ha appena costituito, a Cagliari, la società Grimaldi Sardegna, «che riunisce le agenzie marittime che operano per la compagnia a Cagliari, Porto Torres e Olbia e che – sottolinea Grimaldi – conta già 40 addetti. L'obiettivo è utilizzare questa società anche per eventuali attività terminalistiche e di servizi. Infine abbiamo stretto un protocollo d'intesa con gli istituti nautici sardi che ci impegna a imbarcare almeno 10 marittimi sardi ogni anno sulle nostre navi». Il gruppo ha attualmente una flotta con 150 unità di proprietà e, negli ultimi 10 anni, ha investito, ha precisato Grimaldi, «cinque miliardi di euro in nuove costruzioni di navi».

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