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L’effetto Airbnb vale 3,4 miliardi, redditi per le famiglie e…

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L’effetto Airbnb vale 3,4 miliardi, redditi per le famiglie e centomila posti di lavoro

Prime valutazioni concrete sull’effetto sharing economy per l’Italia con particolare riguardo al caso Airbnb. Secondo uno studio commissionato dalla società multinazionale
Airbnb, il portale leader nel settore dell'ospitalità calcola come la community di Airbnb abbia contribuito nel 2015 a un beneficio economico complessivo di 3,4 miliardi pari allo 0,22% del Pil) - come si legge in una nota - supportando l'equivalente di 98.400 posti di lavoro. Per gli host che hanno deciso di condividere la propria casa con chi viaggia, il ricavo medio annuale è stato di 2.300 euro. Lo studio è stato effettuato in collaborazione con la società Sociometrica tenendo in considerazione tutti i viaggi effettuati in Italia lo scorso anno (da gennaio 2015 a gennaio 2016). Emerge - sottolinea lo studio - la natura prevalentemente non professionale degli host Airbnb, persone comuni che condividono la prima o la seconda casa (l'87% ha 1 o massimo 2 annunci) e che utilizzano il ricavato per far quadrare il bilancio familiare. Ma vi è anche un beneficio per il sistema turistico: l'esperienza autentica presso gli host italiani, che l'anno scorso hanno aperto le porte delle proprie case, ha attirato nuovi visitatori, che si sono fermati più a lungo (3,6 notti di media), hanno speso di più, sono più propensi a tornare (76%) e hanno contribuito a generare un indotto presso comunità e attività locali al di fuori dei circuiti turistici tradizionali (38% del budget del viaggio) e che tendenzialmente ne restavano ai margini.
«Airbnb rappresenta dunque un'opportunità per il Sistema Paese» affermato Matteo Stifanelli, country manager di Airbnb per l'Italia. «Aiutiamo il turismo a crescere e a diversificarsi nel Paese, diffondendo benessere economico a nuove comunità e imprese locali e rappresenta un sostegno per migliaia di cittadini, aiutandoli a far quadrare i conti a fine mese. Per questo abbiamo sempre offerto la nostra collaborazione nello sviluppo di provvedimenti che aiutino gli italiani a condividere la propria casa e il paese a beneficiare delle potenzialità della sharing economy» aggiunge Stifanelli. Si ricorda che Airbnb è impegnata a definire le politiche di tipo fiscale con gli enti locali. Almeno 3,6 milioni di ospiti hanno usato Airbnb per viaggiare in Italia durante l'anno considerato dall’indagine e 1,34 milioni di residenti italiani hanno scelto Airbnb per viaggiare all'estero.
Nel 2015, 82.900 host italiani hanno accolto ospiti nelle loro case, ed hanno conseguito ricavi per 394 milioni, accogliendo ospiti nelle proprie case, mentre questi ultimi hanno speso 2,13 miliardi presso le attività commerciali locali (impatto netto). Fondata nell'agosto del 2008 e con sede principale a San Francisco, in California, Airbnb è un portale relativo a occasioni di viaggio e soggiorno in più di 34mila città e 190 paesi. Inoltre Airbnb e Regione Lazio stanno collaborando in favore della candidatura di Civita di Bagnoregio a patrimonio dell'umanità dell'Unesco, chiedendo il sostegno alla propria community di viaggiatori che nell'ultimo anno ha superato i 5 milioni. Infine, secondo uno studio della Juniper research sulle prospettive della sharing economy nel mondo, il fatturato Airbnb nei prossimi anni crescerà da 2,3 miliardi a 6,1 miliardi di dollari entro il 2019, un tasso di incremento superiore a quello di Uber.

Lo studio Airbnb

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