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L’accordo sui radiofarmaci raddoppia il fatturato della barese Itel

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L’accordo sui radiofarmaci raddoppia il fatturato della barese Itel

Accordo italo-francese per la produzione e la commercializzazione di radiofarmaci “Fluoro 18” destinati agli ospedali e ai centri di diagnostica per immagini di alcune regioni dell’Italia meridionale.

La Itel, azienda barese leader nella produzione di prodotti e servizi di diagnostica per immagini ha siglato, con i francesi della Advanced Accelerator Applications S.A. – gruppo internazionale specializzato in medicina nucleare molecolare (Mnm) – un contratto pluriennale che, alla fine dei prossimi 5 anni, incrementerà il giro di affari fino a quasi 29 milioni rispetto ai 12 attuali (dunque 3,5 milioni l’anno).

Fatte le verifiche e ottenuta l’autorizzazione dell’agenzia italiana del Farmaco, la Itel – fondata a Ruvo di Puglia, nel barese, nel 1982, è attiva nella produzione di radiofarmaci per la diagnostica Pet e nella progettazione e realizzazione di tecnologie integrate per la diagnostica, la medicina nucleare e la radioterapia avanzata – produrrà i radio farmaci F-18 su licenza Advanced Accelerator Applications (Aaa), e li commercializzerà attraverso i centri Pet che si trovano in alcune regioni del sud Italia, utilizzando la propria business unit ItelPharma. Il prodotto F18 principale di Aaa, oggetto dell’accordo, si chiama Gluscan® ed è un agente di imaging per Pet con fluorodeossiglucosio (Fdg) utilizzato per la diagnosi di gravi patologie soprattutto in oncologia, nella valutazione del metabolismo del glucosio. Con l'intesa firmata oggi la Itel allarga ancora la sua offerta di radiofarmaci F-18 ai reparti di medicina nucleare presenti nel Sud e vede premiata la sua esperienza nella produzione di Fdg, iniziata nel 2009.

La sede della divisione Itelpharma

Anche la multinazionale francese, nata nel 2002 a Saint-Genis- Pouilly, un paesino al confine con la Svizzera e con il Cern di Ginevra, consolida la sua posizione sul mercato europeo PET-F18 dove conta già 13 impianti di produzione sparsi in Francia, Germania, Italia, Polonia, Portogallo e Spagna. «Questo accordo – spiega Enrico De Maria, ceo di Advanced Accelerator Applications Italia – rafforzerà la nostra posizione come una delle aziende leader nel mercato PET–F18 in Italia perché così si completa la strategia iniziata con l'acquisizione del ramo radiofarmaceutico FDG-PET di General Electric». Con questa patnership la produzione di radiofarmaci F18 sarà assicurata, complessivamente, in 4 stabilimenti italiani, e la loro distribuzione sul territorio nazionale sarà ancora più capillare.

Per la Itel – guidata dal presidnete Leonardo Diaferia – l’accordo rappresenta un risultato non da poco perché diventa patner di un colosso del settore che conta 18 centri di produzione e ricerca e sviluppo, 440 occupati in 13 Paesi, fatturato 2015 a quota 88,6 milioni (in crescita del 26,8% sul 2014) ed è quotato al Nasdaq Global Select Market,. Anche Itel è, nel suo segmento, un’eccellenza: nel suo laboratorio di R&S sta infatti realizzando un prototipo industriale di uno speciale acceleratore lineare di protoni (particelle subatomiche) che, attraverso un sistema integrato brevettato, permetterà la cura dei tumori mediante protonterapia.

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